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Tom Chang: Tongue and Groove
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L'incontro tra musica indiana e musica improvvisata è da qualche anno una presenza tutt'altro che sporadica nelle vicende jazzistiche grazie anche all'affermarsi di una schiera di musicisti di primo piano quali Rudresh Mahanthappa, Rez Abbasi, Vijay Iyer e alle loro differenti visioni espressive. Il chitarrista di origine coreana Tom Chang si aggiunge alla schiera con la pubblicazione di Tongue & Groove, album di debutto nel quale si circonda di eccellenti musicisti statunitensi e di due interpreti della musica carnatica tra cui il leggendario Subash Chandran.
Il disco è godibile e interessante, costruito sulle solide basi del blues -i dodici minuti abbondanti di " Bar Codes," nella loro classicità rispettata, sono lì a testimoniarlo -, della ballad atipica ed eterea -l'intrigante "The Logos"-, e di una scrittura leggermente spigolosa e asimmetrica tipica di gran parte della produzione della nuova generazione di musicisti downtown. Risulta però piuttosto marginale il tentativo di trovare una possibile osmosi creativa tra due mondi musicali così distanti.
È vero che "Djangolongo" e "Tongue & Groove" sono costruite sul tappeto ritmico/timbrico delle percussioni indiane ma l'impressione è che funzionino come arricchimento espressivo e non come possibile integrazione strutturale. L'iniziale "Spinal Tap/Goes to 11" -tre entusiasmanti minuti di riff hard-rock e di selvaggia improvvisazione-faceva presagire più coraggiosi sviluppi...
Il disco è godibile e interessante, costruito sulle solide basi del blues -i dodici minuti abbondanti di " Bar Codes," nella loro classicità rispettata, sono lì a testimoniarlo -, della ballad atipica ed eterea -l'intrigante "The Logos"-, e di una scrittura leggermente spigolosa e asimmetrica tipica di gran parte della produzione della nuova generazione di musicisti downtown. Risulta però piuttosto marginale il tentativo di trovare una possibile osmosi creativa tra due mondi musicali così distanti.
È vero che "Djangolongo" e "Tongue & Groove" sono costruite sul tappeto ritmico/timbrico delle percussioni indiane ma l'impressione è che funzionino come arricchimento espressivo e non come possibile integrazione strutturale. L'iniziale "Spinal Tap/Goes to 11" -tre entusiasmanti minuti di riff hard-rock e di selvaggia improvvisazione-faceva presagire più coraggiosi sviluppi...
Track Listing
Spinal Tap / Goes to 11; Djangolongo; Variations for Piano Op. 27; Sleepwalker; Tongue & Groove; Scatterbrain; Bar Codes; The Logos; Entangoed Heart; Spinal Tap (Tk. 2).
Personnel
Tom Chang
guitarTom Chang: guitar; Greg Ward: alto saxophone; Jason Rigby: tenor saxophone; Chris Lightcap: bass; Gerald Cleaver: drums; Akshay Anatapadmanabhan: kanjira, mrindigam; Subash Chandran: konnakol.
Album information
Title: Tongue and Groove | Year Released: 2014 | Record Label: Self Produced
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Tom Chang
CD/LP/Track Review
Vincenzo Roggero
Self Produced
United States
Rudresh Mahanthappa
Rez Abbasi
Vijay Iyer
Tongue and Groove