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Mostly Other People Do the Killing: This Is Our Moosic

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Mostly Other People Do the Killing: This Is Our Moosic
Chi sentenzia che da parecchio tempo a questa parte il jazz americano produce poco o nulla di interessante e che il futuro della musica afroamericana si trova nel Vecchio Continente, basta vedere cosa succede a casa nostra, nelle terre scandinave o nei paesi balcanici, dovrebbe ascoltare, tra gli altri, dischi come questo.

Nulla di rivoluzionario, si capisce, nessuna millantata originalità o ennesima fantomatica "nuova via," semplicemente, si fa per dire, un album di grande musica, creata da quattro ragazzacci americani che suonano in maniera strepitosa, che conoscono a menadito la storia della musica americana e che, soprattutto, hanno idee da vendere.

Prendete l'iniziale "Drainlick". Un walkin' bass poderoso ed elastico che suggerisce il groove, l'entrata della batteria che si produce in un assolo quasi free per poi assecondare il pulsare del basso, tromba e sax che inanellano un riff difficile da dimenticare con il brano che sembra scivolare verso i territori di un soul jazz di classe e invece... Invece la tromba di Peter Evans si addentra con fare furtivo e spiritato in zone di improvvisazione libera, soave e accattivante, mentre il sax soprano disegna arabeschi raffinati e acidi al contempo, trasportando il brano su un altro livello di ascolto e di lettura.

Tecnicamente "Drainlick" è un boogaloo, concretamente è l'insieme di mille cose, è il manifesto musicale di un gruppo che scherza già dal nome della band, improbabile, e dal titolo dell'album, geniale riferimento al nume tutelare ampiamente citato nelle note di copertina, ma che quando suona fa le cose tremendamente sul serio. L'insegnamento di libertà profetizzato da Ornette si respira a piene mani nel corso di tutto l'album, così come il rispetto verso qualsiasi forma di tradizione musicale, dal dixieland degli Anni Venti alle canzoni di Billy Joel, dal ruspante hard bop al canonico blues, rispetto che si traduce in una completa manipolazione del materiale sonoro attraverso una fantasia senza confini, una originalità mai pacchiana, un gran senso dell'umorismo, una buona dose di autoironia ed una padronanza dello strumento fuori dal comune.

Difficile raccontare con le parole This Is Our Moosic [un ulteriore passo avanti rispetto all'ottimo disco precedente Shamokin!!!], molto meglio lasciarsi trasportare in un viaggio ricco di sorprese e di invenzioni - la conclusiva "Allentown" di Billy Joel nella sua apparente semplicità è un ghiotto boccone - che faranno storcere il naso ai puristi ma che assicurano un piacere viscerale all'ascoltatore e confermano il proliferare di talenti nel mondo del jazz al di là dell'Atlantico.

Track Listing

01. Drainlick; 02. Two Boot Jacks; 03. Fagundus; 04. The Bats in Belfry; 05. East Orwell; 06. My Delightful Muse; 07. Biggertown; 08. Effort, Patience, Diligence; 09. Allentown.

Personnel

Peter Evans
trumpet

Peter Evans (tromba); Kevin Shea (batteria); Jon Irabagon (sax alto, sax tenore), Moppa Elliott (basso).

Album information

Title: This Is Our Moosic | Year Released: 2009 | Record Label: Hot Cup Records


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