Things We Like: Tribute to Paul Motian

Il ruggito avvolgente di "Drum Music" suonato all'unisono da diciotto musicisti sul palco di Symphony Space, è stato solo l'ultimo dei tantissimi momenti di emozione pura che le quasi quattro ore del "Tribute to Paul Motian" hanno riservato ad un pubblico di musicisti e appassionati accorsi per rendere omaggio al grande batterista, scomparso un anno e mezzo fa (il 22 novembre 2011).

Scelta appropriata, si direbbe, visto che Motian aveva registrato quel brano su vari dischi dal vivo (tra i quali "Live in Tokyo" con Bill Frisell e Joe Lovano e "Live at the Village Vanguard" con Geri Allen e Charlie Haden) e visto che la sua natura ipnotica l'ha sicuramente depositato in maniera irreversibile nella memoria degli spettatori per molte ore, se non giorni.

I musicisti coinvolti dagli organizzatori della serata, Frisell e Lovano, in realtà erano molti di più. Ventinove per la precisione (per gli appassionati della nozionistica: Geri Allen, Reid Anderson, Joey Baron, Tim Berne, Jakob Bro, Steve Cardenas, Chris Cheek, Ravi Coltrane, Marilyn Crispell, Andrew Cyrille, Billy Drewes, Bill Frisell, Larry Grenadier, Petra Haden, Jerome Harris, Billy Hart, Ethan Iverson, Masabumi Kikuchi, Dave King, Joe Lovano, Bill McHenry, Mattm Mitchell, Ben Monder, Greg Osby, Gary Peacock, Ed Schuller, Ben Street, Mark Turner e Matt Wilson. Volendo si possono aggiungere pure Charlie Haden e Charles Lloyd i quali, pur se impossibilitati ad unirsi alle celebrazioni, hanno inviato messaggi via email per condividiere ricordi della loro vita e musica con Motian). Fortunatamente non ci sono stati disastri naturali, altrimenti Symphony Space sarebbe diventata la Superga del jazz che conta...

Le operazioni nostalgiche di questo tipo si trasformano troppo spesso in melassa. In questo caso, poche parole (quelle del presentatore Joshua Jackson, necessarie più che altro per coprire i vuoti dovuti agli avvicendamenti dei musicisti sul palco), e tanta musica eccelsa suonata da artisti che con Motian hanno intrecciato le proprie vite. Inutile cercare di elencare i momenti migliori (anche se il sottoscritto un debole per "Introduction" suonato dall'inedito quartetto chitarristico Bro - Cardenas - Frisell - Monder, accompagnati da Jerome Harris, lo deve confessare). Forse più utile sperare che, visto il successo di pubblico e di musica, questo evento si trasformi in un appuntamento annuale per ricordare uno dei grandi maestri del jazz degli ultimi decenni.

Foto di Steven Sussman.

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