Things We Like: Ned Rothenberg

A volte succede.

Un house-concert da favola. Un palazzo antico nel pieno centro di Cremona sotto lo sguardo austero e propiziatorio del Torrazzo (la torre campanaria più alta d'Italia). Una stanza spoglia con le volte affrescate, la luce dei lampioni come unica fonte luminosa, il respiro trattenuto degli ascoltatori e... Ned Rothenberg, ispirato come non mai, a soffiare.

Che sia il clarinetto, lo shakuhachi, il sax alto, poco importa. Suoni che si riversano nello spazio circostante, che accarezzano le forme eleganti di un'architettura da sogno, che rapiscono gli ascoltatori. Per la loro sincerità, per la loro purezza, per la ricchezza di significati che va oltre le note. La respirazione circolare, la manipolazione di sovracuti e armonici, le altre tecniche estese utilizzate diventano dettagli.

A prevalere è la visione mai così intima e allo stesso tempo universale di Rothenberg, la sua completa condivisione di sé con gli altri e, quando sulle note di Ayler, la performance volge verso il termine, la magia trova definitivamente casa.

Foto, di repertorio, di Claudio Casanova.

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