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Ernest Dawkins' New Horizons Ensemble: The Messenger - Live At the Original Velvet Lounge

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Ernest Dawkins' New Horizons Ensemble: The Messenger - Live At the Original Velvet Lounge
Ernest Dawkins non può dimenticare nemmeno per un istante il suo ruolo di educatore e di memoria viva della musica afroamericana. Colonna portante dell'AACM, sassofonista di grande energia, ogni suo progetto fa comprendere il jazz e la cultura nera meglio di ogni terribile "lezioncina" alla Marsalis.

Volete una prova? The Messenger.

Registrato nello storico [ormai ex] Velvet Lounge chicagoano, questo disco vede il suo New Horizon Ensemble tuffarsi con tutte le scarpe nelle melmose radici del jazz, tra tronchi blues, sabbie funk, vapori free, rami swing e calore di quello che squarcia il petto e ti cola l'anima lungo le braccia.

I primi riferimenti sono ad Art Blakey, non solo per il nome del disco e del corrispondente brano, non solo per la formazione che rispecchia quella dei Jazz Messengers, ma per la volontà di ribadirne, senza alcun didascalismo, modalità e sapori. Il blues, innanzitutto, i soli sostenuti dall'energia del gruppo, la tradizione che guarda al domani [certo, l'Art Ensemble of Chicago si muoveva con un altro vocabolario, ma il suo "from ancient to the future" parla proprio di questo], il senso di comunità.

Il disco, beninteso, non è un capolavoro e non aspira nemmeno a esserlo, ma è un fantastico documento di come si possa ancora fare "jazz" [sì, proprio quello che nessuno può dire nulla] senza sembrare degli archeologi o, peggio, degli scimmiottatori di birignao inattuali. È qui che l'hard-bop mostra come non sia la virtuosa caricatura di se stesso che decine di gruppi in tutto l'orbe terracqueo si affrettano a proporci.

È qui che "parlare", fare poesia, raccontare la strada, la vita, le aspirazioni, è un colpo diretto al cuore ["Goin' Downtown Blues"], è qui che la danza diventa un necessario colore collettivo ["Toucoleur"] o che i profumi del jazz più estatico e spirituale si diffondono come un incenso ammaliante ["The Brood"] prima del festoso finale di "Lookin' For Ninny".

La versione DVD [raccomandata, contiene anche due brevi cose in più] mostra al meglio anche l'aspetto visuale di questo concerto, la continua interazione tra i musicisti, che si producono in assoli efficaci: Maurice Brown è tra i trombettisti più versatili della scena, anche se non conosciutissimo da noi, Steve Berry ha un suono che è pece rovente e malleabile, mentre la ritmica composta dal contrabbassista Darius Savage e dall'ottimo Isaiah Spencer alla batteria spinge la barca a pieni polmoni.

"We carry the legacy of the music", dice Dawkins e noi, grati, apriamo il nostro cuore e le nostre orecchie.

Track Listing

01. Intro - 0:48; 02. Mean Ameen - 10:49; 03. The Messenger - 13:09; 04. Goin' Downtown Blues - 11:03; 05. Toucouleur - 11:21; 06. The Brood - 8:18; 07. Lookin' For Ninny - 8:25

Personnel

Ernest Dawkins
saxophone

Ernest Dawkins (sax alto e tenore); Maurice Brown (tromba); Steve Berry (trombone); Darius Savage (contrabbasso); Isaiah Spencer (batteria).

Album information

Title: The Messenger - Live At the Original Velvet Lounge | Year Released: 2007 | Record Label: Delmark Records


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