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Mike Nord - Georg Hofmann: The Flow (Music for Improvised Dance)

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Leo Fegin non si stanca davvero mai. Per quanto possa essere allo stesso tempo corretta ed anacronistica, la domanda base che molti si pongono davanti a situazioni del genere è per lo meno plausibile: "perché recensire un disco di musica improvvisata, specialmente qualdo questo disco è stato raccolto registrando dal vivo un concerto e ancor più specialmente quando questa musica improvvisata è servita per sonorizzare uno spettacolo di danza contemporanea a sua volta improvvisato?".

La domanda, ovviamente rivolta pochi istanti prima che il recensore cominciasse a scrivere, vale anche nella sua accezione più allargata: "perché registrare un disco di musica improvvisata, vale a dire della musica nata forse giusto per il momento del puro atto creativo artistico?". Se volete ne parliamo apertamente in uno speciale a parte ma, dato che il recensore dovrà pure inserire almeno una riga sulla plausibile domanda, mi è facile rispondere velocemente con una semplice notazione, stupida quanto lo si voglia ma dannatamente importante: Leo Fegin è oggi davvero l'unico illuminato al mondo innamorato di questa tipologia di documentazione e, che lo si voglia o meno, trovo che la sua attività sia tra le più interessanti al mondo nel campo della moderna musicologia.

Per il mondo fuori dalla finestra, quasi tutti i lavori discografici posti in essere dalla onnivora curiosità del "signore delle Russie" sono incredibilmente importanti quanto inutili. Inutili - dicono gli appassionati di una sola parte della moderna avventure musicali - perché spesso e volentieri sono proprio fotografie di un attimo che nulla aggiungono o tolgono dalla storia della musica, importanti - dicono invece i più attenti malati del suono - perché capaci di raccogliere e documentare le sperimentazioni anche più radicali delle avanguarldie moderne. Comunque la pensiate, questo The Flow è una piccola, pura goduria di suono.

Breve e intenso quanto basta per colpire, giocato su un minimalismo convinto, totalmente lontano da preconcetti e geometrie tipiche del luogo. Flusso, come suggerisce il titolo, capace di ipnotizzare e ammaliare, con la purezza tipica della semplicità totale, nonostante loops, riverberi e altre diavolerie elettroniche similari.

E risulta davvero sorprendente ritrovare nei suddetti "flussi" (poiché ogni flusso è pensato e correlato con quello a lui successivo), ritmi e profondità sonore di chiaro spessore. Sarà anche per l'oltre quarto di secolo di collaborazione reciproca dei due protagonisti o forse perché Nord è uno dei più accreditati insegnanti contemporanei di tecnologia musicale nonché puro accademico musicale: comunque sia giù il cappello. Allo stesso modo dinnanzi a piccole perle di magmatica intensità come "Java/Pulse" che fanno venire in mente alcuni passi segnati dal signor Jon Hassell presso le corti di Brian Eno e allo stesso modo anche attraversando i due mari di dieci minuti cadauno di "I Hear the Voices" e "La danza de las nueces" notevoli cifre peculiari di questo impeccabile disco.

Track Listing

1. Into the flow 2:49; 2. Java/Pulse 4:18; 3. Birds 6:31; 4. Dialogue 6:13; 5. The Storm 8:04; 6. La Danza de las Nueces 10:48; 7. I hear the voices (from the Dark) 10:24; 8. Arrival 3:20.

Personnel

Mike Nord - chitarra; Georg Hofmann - batteria.

Album information

Title: The Flow (Music for Improvised Dance) | Year Released: 2010 | Record Label: Leo Records

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