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Fabio Delvò & Fellows: The Crocodiles Embalsers

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Fabio Delvò & Fellows: The Crocodiles Embalsers
Nuova formazione per il sassofonista Fabio Delvò, un quartetto classico con il quale realizzare la sua musica ora tesa e geometrica, ora più libera e frammentata, sempre comunque inquieta e vibrante. La scelta dei compagni è mirata e felice: l'esperto Giancarlo Tossani, leader di numerosi progetti modernissimi, al pianoforte; Stefano Dallaporta, coinvolto in molti lavori in equilibrio tra jazz e contemporanea, al contrabbasso; Andrea Grillini, potente apportatore di ritmo ed energia, alla batteria.

I risultati si sentono sin dall'apertura: "Light Iron" inizia con un tema secco e teso esposto dal contralto, ma l'ingresso del pianoforte, dissonante e contemporaneamente astratto e potente, spiazza l'ascoltatore e sposta il clima altrove, obbligando anche il sax a uscire dal tema e avanzare sospinto dalla ritmica; dopo un assolo sospeso e rarefatto del piano, la batteria rilancia e riconduce il contralto alla chiusura del tema.

Simile, ma meno spiazzante, "Dadaist" è segnato da un grande assolo di Grillini, mentre "Exotic Circus," con Delvò al soprano, ha un'andamento shorteriano: il piano avanza zigzagando sottotraccia, contrabbasso e batteria costruiscono un pulsante tappeto sul quale il sax strappa e cesella linee oniriche. "Our Lady of Grace" è caratterizzata dalle contemporanee, stranianti pulsazioni del contrabbasso e della batteria, che il piano dilata; il contralto di Delvò narra con espressività astratta, che si fa sempre più drammatica al crescere della dinamica del pianoforte, per spegnersi con qualcosa di ornettiano al suo calare.

"A Beautiful Dream" ha invece un andamento narrativo, interpretato prima dal leader al contralto, poi da Dallaporta con uno splendido assolo di contrabbasso tra lo scintillar di note della tastiera e di rintocchi della batteria, e concluso con una certa maestosità da Delvò. Un brano che concilia calore e astrattezza. Notevole il lavoro del trio Tossani, Dallaporta, Grillini nel costruire e condurre con grande intensità la tessitura di "Astra," sulla quale il contralto di Delvò prima si muove inquieto, poi si pone su una cella reiterata, a supporto dell'intenso assolo di Grillini, che conclude il brano.

Di nuovo una narrazione portata avanti a strappi sullo sfondo inquieto disegnato da Grillini e Tossani è "Silver Balancing," a cui il contralto, pur con linee spigolose, porta quasi una conciliazione. Notevole il solo del pianista, ma anche il suono di Dallaporta in accompagnamento costante. L'avvio dell'ultimo brano, che richiama il titolo dell'album, è anche il suo momento dinamicamente più intenso, con il lancinante grido del soprano sul magmatico sfondo del trio; spiazzantemente, però, tutto si congela e la conclusione, immediata e bellissima, è data da poche note, liriche e sospese, del piano, per un commiato quieto e inatteso.

Lavoro frizzante e originale di un quartetto paritetico di musicisti di altissimo livello che meriterebbe vedere dal vivo al più presto.

Track Listing

Light Iron; Dadaist; Exotic Circus; Our Lady of Grace; A Beautiful Dream; Astra; Silver Balancing; The Crocodile.

Personnel

Fabio Delvò
saxophone, alto
Stefano Dallaporta
bass, acoustic

Album information

Title: The Crocodiles Embalsers | Year Released: 2023 | Record Label: Self Produced


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