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Scandinavian Art Ensemble with Tomasz Stańko: The Copenhagen Session Vol. 1
ByDopo una prima esibizione all'Hotel Cecil di Copenhagen la session in questione si ebbe il 19 febbraio al Village Recordings della capitale danese. Questa recentissima pubblicazione rappresenta un momento d'alto valore sia storico che musicale. Il trombettista polacco morirà nel 2018 e avrà il tempo d'inciderenel mese di giugno con il quartetto statunitenseil suo ultimo disco December Avenue. Inutile dire che la sua figura si colloca ai vertici del jazz in Europa, con dischi innovativi in collaborazione con Krzysztof Komeda come Astigmatic, con quelli dei suoi gruppi degli anni settanta/novanta (Music for K, Leosia, Litania) e con la lirica produzione ECM degli anni duemila col giovane quartetto polacco.
Come il collega Enrico Rava, col quale ha condiviso alcuni tratti stilistici, Stańko è stato mentore e figura di riferimento per numerosi giovani ed uno dei musicisti del disco, il talentuoso trombettista Tomasz Dabrowski gli ha dedicato un notevole album nel 2022, suonato con la tromba del maestro.
Gli altri musicisti presenti sono poco noti in Italia ma di valore come il sassofonista Thomas Hass, il vibrafonista Martin Fabricius e il bassista Richard Andersson tutti danesi, la vocalist finlandese Johanna Elina Sulkunen, il trombettista islandese Snorri Sigurðarson, i polacchi Artur Tuznik e Radek Wosko rispettivamente al pianoforte e alla batteria.
Ma passiamo alla musica. «Fin dall'inizio Stańko ha chiarito di non voler stare su un piedistalloha ricordato Dąbrowski. È stato molto intuitivo, il che rappresenta un'esperienza straordinaria per un giovane appassionato di arte improvvisata, cercare di fidarsi del proprio intuito e coltivarlo».
Stańko è ovviamente una presenza centrale ma lo spazio lasciato ai partner è elevato, anche a partire dalle composizioni (solo "Dark Eyes of Martha Hirsch" è del trombettista). La vitalità dei giovani colleghi è contagiosa e stimola Stańko a rinverdire la sua musica con lo spirito di trenta/quarant'anni prima. Il lirico e notturno "Slavic Mood" della sua fase matura, convive con momenti dinamici ed estroversi.
Chiaro esempio è il brano d'apertura con il serrato confronto tra la sua tromba e quella di Snorri Sigurðarson. Altro momento animato da vive tensioni ritmiche (l'ottimo Radel Wosko) è proprio "Dark Eyes of Martha Hirsch," dove Stańko sviluppa un lungo e pregnante assolo lasciando poi spazio al sax tenore di Thomas Hass e al finale intervento di Richard Andersson al contrabbasso. Un astratto impressionismo caratterizza invece i suggestivi "Before the Rain" di Martin Fabricius e "The Bridge That Broke on a Blue Monday" di Richard Andersson. Ultimo brano da menzionare è "Circles" di Johanna Elina Sulkunen: inizia come una ballad esposta in clima colloquiale per assumere connotati d'avanguardia con i suoi liberi interventi vocali e l'improvvisazione free del collettivo.
Album della settimana.
Track Listing
One O’clock Junk; Before the Rain; Circles; Dark Eyes of Martha Hirsch; The Bridge that Broke on a Blue Monday.
Personnel
Tomasz Stańko
trumpetTomasz Dabrowski
trumpetSnorri Sigurðarson
trumpetThomas Hass
saxophoneArtur Tuznik
pianoMartin Fabricius
vibraphoneJohanna Elina Sulkunen
vocalsRichard Andersson
bassRadek Wosko
drumsAlbum information
Title: The Copenhagen Session Vol. 1 | Year Released: 2025 | Record Label: April Records
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