Stefano Risso: Tentacoli

"Musica riciclata," la definisce il suo autore Stefano Risso, quella contenuta in questo CD della Solitunes, giovane etichetta dedita ai lavori in solo (clicca qui per leggere la recensione di un altro solo di contrabbasso della label, The Inner Bass di Federico Marchesano). E questo perché Tentacoli raccoglie veri e propri scarti di registrazioni, tutti rigorosamente solo di contrabbasso, e li riassembla, senza alcuna aggiunta né elaborazioni elettroniche, tranne un trattamento di processori di dinamica.

Le undici tracce presentano in realtà due tipi di atmosfera significativamente diversi: uno, ben rappresentato dai brani iniziali, ruota attorno a una liricità che viene resa tangibile da linee tracciate con arco o pizzicato, sostenute da percussioni sulla cassa dello strumento e/o da elaborazioni che fungono da accompagnamento; l'altro, rappresentato da brani come "Thor" e "Mento," mette assieme suoni in forma rapsodica, spesso con pause di montaggio che donano loro una ritmicità e brandelli di struttura narrativa. Nel primo caso ricchi di suggestione e di ascolto immediato, anche a dispetto della loro atipicità, nel secondo invece un po' più criptici e meno coinvolgenti, i brani destano tuttavia sempre un certo interesse, anche in relazione alla loro particolarissima genesi.

In un lavoro che comunque richiede più di un ascolto per essere compreso, vanno segnalati per immediatezza e suggestione brani come "L'angelo," "Arso dal mare" e il conclusivo "Lento," nei quali è possibile cogliere meglio anche le grandi qualità strumentali di Risso, poliedrico contrabbassista apprezzato in particolare in formazioni come T.R.E. e Quilibrì.

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