Vance Thompson's Five Plus Six: Such Sweet Thunder

La ricca didattica orchestrale delle università statunitensi continua a dare i suoi frutti, facendo nascere organici che non hanno molto da invidiare alle formazioni più celebrate. Questo riguarda in particolare il perfezionismo del collettivo, la flessibilità delle sue dinamiche, la tensione ritmica e l'opulenza timbrica. Il tutto entro orchestrazioni variopinte, capaci di padroneggiare un'ampia gamma espressiva ma rigorosamente modern mainstream.

I Five plus Six di Vance Thompson sono un chiaro esempio di tutto questo. Il suo leader è docente al dipartimento di musica dell'Università del Tennessee e questo debutto discografico evidenzia le sue doti di scrittura (quasi tutti gli arrangiamenti sono suoi) e la professionalità del collettivo, creato aggiungendo al suo precedente quintetto, Marble City Five, una sezione fiati di sei componenti.
Ne è nata una piccola orchestra, con l'organico comprendente i migliori allievi dell'ateneo più nomi di rilievo come il sassofonista Greg Tardy e il pianista Keith Brown.

Il repertorio spazia tra celebri composizioni di Duke Ellington, Billy Strayhorn e Thelonious Monk con una "trasgressiva" inclusione di un successo di Dolly Parton e un tema folk degli Appalachi posto in chiusura. Gli arrangiamenti ricchi di colore, e ritmicamente vivaci evidenziano una band compatta e danno l'opportunità ai solisti di mettersi in bell'evidenza. La dimensione lirica, che sulla carta poteva includere anche "Prelude to a Kiss," è interamente riservata al citato tema folklorico "He's Gone Away," entrato ormai nel repertorio di famosi jazzmen. Del brano della Parton "Little Sparrow," l'orchestra offre un'esuberante quanto avvincente versione modale, dai contorni coltraniani, rendendolo quasi irriconoscibile.

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