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Steve Haines and The Third Floor Orchestra: Steve Haines and The Third Floor Orchestra

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Steve Haines and The Third Floor Orchestra: Steve Haines and The Third Floor Orchestra
Dare al lettore—nel breve spazio di una recensione—l'idea del contenuto e del valore (in un giudizio ovviamente soggettivo) di un album spinge a usare tutte quelle classificazioni nate per orientarci. In poche parole, creare delle mappe è utile ma se il territorio è ricco di elementi diversi si rischia di usare etichette fuorvianti.

L'ascolto di questo disco orchestrale di Steve Haines spinge a queste considerazioni per il suo collocarsi tra differenti universi musicali (folk, classica, jazz, canzone d'autore) che rendono impossibile porlo in un preciso ambito espressivo. Sostenuto da un'orchestra di 40 elementi ricca di archi, il progetto si muove in un equilibrio particolare che raggiunge anche momenti pregevoli ma in altri evoca un sinfonismo enfatico e sovrabbondante. Contrabbassista e docente di alto valore, Haines mostra talento anche come autore e arrangiatore. In quest'album ha messo la sua scrittura orchestrale al servizio della cantante Becca Stevens, del sassofonista Chad Eby e del pianista Joey Calderazzo avvolgendoli ("come una coperta calda," ha detto) con tessiture sofisticate d'impronta sinfonica o rievocanti i preziosi fondali dell'impressionismo evansiano. Canadese di nascita, Steve Haines ha scelto alcuni brani di connazionali come Neil Young, Leonard Cohen, Gordon Lightfoot e Kim Mitchell, più un tema folk degli Appalachi e una mazurka di Chopin. Il repertorio si completa con due brani suoi e due scritti da Becca Stevens.

I momenti pregevoli che accennavamo prima sono due, "Harvest Moon" di Neil Young e "You," un brano dello stesso Haines. Entrambi sono cantati da Becca Stevens, che nel primo è affiancata da Chad Eby al sax soprano e nel secondo da Joey Calderazzo al pianoforte. Le splendide melodie dei due temi sono sorrette da orchestrazioni jazzistiche di grande ricercatezza ed equilibrio, esaltate dalle splendide interpretazioni della Stevens e dei due partner strumentali.

Entrambi i temi valgono l'acquisto dell'album ma evidenziano nel confronto i limiti di qualche altro. Ancora riusciti sono quelli evocanti le atmosfere più essenziali della canzone d'autore, come "Patio Lanterns" di Kim Mitchell (che ricorda un'altra grande autrice canadese, Joni Mitchell) o la lineare melodia folk di "Come All Your Fair And Tender Ladies." Dagli sviluppi più scontati o enfatici appaiono invece "Hallelujah" di Cohen e "What I've Seen."

Track Listing

Here Are Our Hearts; No More; Fair and Tender Ladies; You; Harvest Moon; Chopin Mazurka Opus 17 No. 4; Patio Lanterns; What I’ve Seen; Hallelujah; Canyon Dust; If You Could Read My Mind.

Personnel

Steve Haines
bass, acoustic
Chad Eby
saxophone
Additional Instrumentation

Kevin Geraldi: conductor; Erika Boysen, Megan Makeever: flutes; Ashley Barret: oboe; Anna Lampidis: english horn; Carmen Eby, Anthony Taylor: clarinets; Ron Rudkin: bass clarinet; Rebecca Libera: bassoon; Rusty Smith, Brandon Lee: trumpets; Abigail Pack, Tanner West: frenche Horns; Seth Frack, Cameron Macmanus, Cameron Luke: trombones; Justin Worley: tuba; Eric Willie, Adam Snow: percussion; Andrew Beach: bass; Mira Eby: background vox (5); Marjorie Bagley, Hannah Spear, Abigail Bracewell, Quashawn Chadwick: violin 1; Tracy Viator, Madeleine Klee, Dwyla Pearson, Wenyin Deng: violin 2; Scott Rawls, Claire Fowler, Katie Bracewell, Dave Phillips: viola; Alex Ezerman, Brianna Tam, Bethany Uhler, Miguel Zaparolli: cello.

Album information

Title: Steve Haines and The Third Floor Orchestra | Year Released: 2019 | Record Label: Justin Time Records


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