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Stéphane Payen e il Questionario di Proust
Stéphane Payen: Esiste solo come pretesto per suonare con gli altri.
AAJ: La qualità che desidero nei musicisti che suonano con me.
S.P.: Una grande capacità di ascolto e condivisione.
AAJ: Come musicista, il momento in cui sono stato più felice.
S.P.: Ogni giorno sono felice di essere musicista.
AAJ: Come musicista, il mio principale difetto.
S.P.: Parlo troppo.
AAJ: La mia più grande paura quando suono.
S.P.: Sentirmi solo quando suono in gruppo.
AAJ: Sogno di suonare.
S.P.: La batteria, il sabar (una percussione senegalese) e dei tamburi bata...
AAJ: La mia fonte di ispirazione.
S.P.: Le persone e la loro capacità di costruire insieme.
AAJ: I miei musicisti preferiti.
S.P.: Ce ne sono molti... E più che dei singoli musicisti, spesso sono dei gruppi o "famiglie" che mi hanno segnato o che mi sorprendono ancora. Oggi, grazie a Ingrid Laubrock (grazie!), ho scoperto Alex Mincek, un compositore basato a New York, e attraverso di lui l'ensemble Wet Ink.
AAJ: I miei dischi da isola deserta.
S.P.: Sono sicuro che la mia lista sarebbe diversa ogni giorno. Oggi, direi la "Messe de Nostre Dame" di Guillaume De Machaut, eseguita dall'ensemble Gilles Binchois sotto la direzione di Dominique Vellard (Cantus/2000), Benoît Delbecq 5: Pursuit (Songlines/2000), An Index of Metals di Fausto Romitelli eseguito dall'ensemble Ictus (Cyprès/2006), qualunque cosa dei Los Munequitos de Matanzas o degli Afrocuba de Matanzas, The Complete Dean Benedetti Recordings di Charlie Parker, "The Music of the Ba-Benzélé Pygmies" (varie riedizioni)...
AAJ: La canzone che fischio sotto la doccia.
S.P.: Quella che sto imparando.
AAJ: I miei pittori preferiti.
S.P.: Sean Scully è il primo che mi viene in mente.
AAJ: I miei film preferiti.
S.P.: Ancora, una lunga lista che evolve con il tempo... Ma di recente ho visto al cinema un documentario assolutamente da vedere: "L'Homme qui répare les femmesLa Colère d'Hippocrate" di Thierry Michel e Colette Braeckman
AAJ: I miei scrittori preferiti.
S.P.: Anche qui, molti nomi... Mi vengono in mente Ahmadou Kourouma, Cheikh Anta Diop, John Dos Passos, James Baldwin, Mikhaïl Bulgakov, Olivier Cadiot... O delle scoperte più recenti come l'autore austriaco Gert Jonke (scoperto per caso grazie a una biblioteca che dava i suoi libri)
AAJ: La mia occupazione preferita.
S.P.: Imparare e/o condividere.
AAJ: Il dono di natura che vorrei avere.
S.P.: Non avere bisogno di dormire (anche se è molto gradevole).
AAJ: Nella musica, la cosa che detesto di più.
S.P.: Qualcuno (me compreso) che non ascolta gli altri.
AAJ: Gli errori musicali che mi ispirano maggiore indulgenza.
S.P.: Tutti quelli che si trasformano in musica, o quelli che mi portano dove non avevo previsto di andare.
AAJ: Il pezzo che vorrei venisse suonato al mio funerale.
S.P.: Non ho mai avuto l'occasione o il tempo di pormi questa domanda... E non è d'attualità, spero.
AAJ: Lo stato attuale della mia attività musicale.
S.P.: Un grande cantiere... lo stesso da molto tempo, imparare a suonare in gruppo
AAJ: Il mio motto.
S.P.: Qualcosa come: rimanere studenti per rimanere vivi.
Foto
Laurent Poiget
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