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Spectacle: Elvis Costello With...
BySpectacle: Elvis Costello With... - Season Two
Video Service Corp./MVD Entertainment Group
Valutazione: 4,5 stelle
Cosa può pretendere di più dalla vita Mister McManus? Ha una produzione discografica alle spalle che fa paura. Ha attraversato sempre da protagonista diverse fasi della popular music. Prima con gli Attractions (My Aim Is True, This Year's Model), in duo con Burt Bacharach (Painted from Memory), tête a tête con la moglie, Diane Krall (The Girl in the Other Room).
Le ha tentate proprio tutte, dandosi alla classica (l'esperimento con il Brodsky Quartet, The Juliet Letters, ma anche Il sogno e The Delivery Man). Si è dato al jazz (con la Metropole Orkest) e poi si è immerso nel rhythm and blues con Allen Toussaint (The River in Reverse), per poi riunire le vecchie glorie sotto il nome The Imposters.
Cosa gli mancava ancora? Condurre un programma televisivo. Di musica ovviamente. Nel quale potesse sfoggiare la sua invidiabile cultura musicale e musicologica, in una di quelle trasmissioni che anche da noi si vedevano alla Rai giusto qualche "secolo fa" (bisogna ricordare su tutti "D.O.C.," per esempio).
Giunta alla seconda stagione, Spectacle: Elvis Costello With... mantiene tutte le promesse. 13 puntate da un'ora in cui Costello ospita i più grandi artisti viventi. Li intervista, canta insieme e li lascia sfogare in versione unplugged. Non è però la solita trasmissione passerella. Anzi, in questa seconda stagione (non è stata ancora confermata la terza) andata in onda nel 2009 c'è più di una ragione per essere incuriositi dall'Elvis anchor man e dal suo prezioso programma (tra i produttori c'è anche Sir Elton John).
Tutto sta nella sua affabilità e conoscenza della musica pop. Le interviste sono spassose (vedere per credere quella con Bono e The Edge, ma anche quello con Bruce Springsteen). Le chicche raccontate con disinvolture dai musicisti di turno sono gustosissime e anche le performance non sono da meno.
In questo doppio DVD ci sono oltre 7 ore di filmati. L'unico vero dubbio è che dopo le prime due stagioni non si capisce a quali altri artisti Costello potrà rivolgersi, visto che li ha intervistati davvero tutti. Inoltre, sembra un miracolo che si possa ancora fare televisione con la musica. In un'epoca in cui sono altri i veri passatempi.
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