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Seveso Suona - Goran Bregovic
ByApproda a Seveso la Weddding & Funeral Band di Goran Bregovic. Il volume si alza, i territori non sono propriamente quelli del jazz, ma il divertimento è assicurato.
L'orchestra è una macchina da musica oliatissima, forte di una sezione fiati di sette elementi (che quando decidono di spingere lo fanno con grande energia), un percussionista che a volte imbraccia la fisarmonica, e due vocalist bulgare che - come da tradizione - fanno ampio uso della diplofonia, ovvero l'emissione simultanea di due suoni.
E poi c'è lui, Goran Bregovic, sempre tra il divertito e lo stralunato, che dirige la band con piglio lucidissimo e forte, ma che si concede anche qualche momento scherzoso con il pubblico, mostrando un'indole piuttosto mite e nettamente contrastante con la sua musica. Una musica ricca di Unza Unza, naturalmente, trascinante e divertente, cui Bregovic alterna - con ottimo senso dello spettacolo - delicatissime ballate, nelle quali emerge la languida malinconia slava.
Il programma della serata prevedeva musiche da film e dagli ultimi album della band. Praticamente, un ripercorrere la carriera di Bregovic e della sua orchestra. Da “Mesecina” a “Underground”, dalle delicate ninne nanne a “Kalašnjikov”, usato in chiusura di concerto insieme ad un brindisi di cui ovviamente non abbiamo capito le parole ma che doveva essere molto divertente, visti i sorrisi dei numerosi slavi presenti tra il pubblico.
E sebbene i pezzi più vivaci siano quelli che hanno dato a Bregovic la celebrità, quelli che fanno alzare in piedi e ballare buona parte del pubblico presente ai suoi concerti (e questo di Seveso non ha fatto eccezione), sono i pezzi più lenti quelli che, sommessamente, si insinuano sottopelle e restano nella memoria.
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