Jason Palmer: Rhyme And Reason

Trombettista rigoroso e dalla tecnica scintillante, tra i migliori della sua generazione, Jason Palmer non gode della popolarità che merita. Una causa può essere la collocazione appartata di insegnante al Berklee College of Music e al New England Conservatory.

Nello stile ricorda Clifford Brown, che ha rappresentato la sua massima influenza formativa, e tra i suoi partner abituali c'è il sassofonista Mark Turner con cui condivide l'espressione di un mainstream avanzato, dal taglio incisivo e privo di compiacimenti.

Questo doppio album, documenta il concerto del suo quartetto senza pianoforte dato alla Jazz Gallery di New York il 7 e 8 giugno 2018. L'album è una delle punte di diamante dalla ambiziosa etichetta non-profit fondata recentemente dal fotografo Jimmy Katz e la sua partner Dena, allo scopo di documentare dal vivo figure di rilievo del jazz di oggi al di fuori delle logiche commerciali delle altre etichette. All'opera un organico di prim'ordine, con il citato Turner più Matt Brewer al contrabbasso e Kendrick Scott alla batteria.

Seguendo la consuetudine dell'avanguardia storica degli anni sessanta/settanta, i brani del repertorio presentano lunghe improvvisazioni cariche di pathos che svelano la ricca inventiva di Palmer e Turner, i due principali attori solisti. Un concerto dove la concentrazione è alta ma la musica sa coinvolgere per l'intenso feeling, la ricchezza timbrica e l'esemplare interplay.

Album della settimana.

Comments