Roman Filiu: Quarteria

L'altosassofonista cubano Roman Filiu, classe 1972, dopo un lungo girovagare approdato otto anni fa negli States (New York), trovando in particolare una sua collocazione ideale accanto a Henry Threadgill, firma quello che dovrebbe essere il terzo album a suo nome, alla testa di un settetto denominato come il disco stesso, Quarteria.

La doppia ascendenza di Filiú, vale a dire le origini latine (anche musicalmente si è formato in questo contesto, prima di spostarsi per qualche tempo in Spagna) e poi la temperie di certo jazz a stelle e strisce, specificatamente impersonato dal citato Threadgill (ma anche da Steve Coleman, con cui pure Filiú ha collaborato), si avverte nelle pieghe del lavoro, che sfoggia anzitutto un'invidiabile coesione di gruppo (e un non scontato senso della costruzione, anche in brevi episodi privi di improvvisazione, per così dire "raffreddati"), colori per lo più chiari, netti e un procedere poliritmico sicuramente memori delle diverse esperienze maturate (anche come imprinting genetico, certo).

Sul piano solistico, poi, ognuno fa la sua parte, in maniera del tutto coerente rispetto al contesto. Che magari, nel suo complesso, non sarà originalissimo, ma possiede comunque, senz'ombra di dubbio, una sua solidità, oltre a una sicura fruibilità e capacità di coinvolgere chi ascolta.

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