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Aka Moon: Quality of Joy

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Aka Moon: Quality of Joy
Superato anche il traguardo dei 30 anni di attività, il trio belga degli Aka Moon ritorna con un nuovo progetto discografico, che rappresenta una summa del lavoro svolto finora, ma anche un nuovo punto di partenza verso altri orizzonti musicali.

Come già accaduto in passato, al trio di base, costituito dal sassofonista Fabrizio Cassol, dal bassista Michel Hatzigeorgiou e dal batterista Stéphane Galland e rimasto invariato in tutti questi anni, si aggiunge un fitto stuolo di musicisti ospiti denominati collettivamente come The Orchestra Constellation, anche se non tutti sono presenti in tutti i brani.

La musica degli Aka Moon è da sempre un mix complesso di jazz, rock, world music e avanguardia, basata sullo studio della poliritmia di svariate tradizioni musicali (africana, indiana, araba, cubana, balcanica) integrate tra loro in un insieme decisamente originale. Tutte le composizioni del gruppo sono accreditate a Cassol, anche se sono il risultato di un lavoro collettivo dei tre musicisti ai quali spesso si uniscono gli ospiti a sperimentare nuove soluzioni sonore come in un grande laboratorio musicale.

Anche nei sette brani che compongono questo nuovo lavoro, tutti firmati da Cassol (che ha tratto personale ispirazione da diversi libri e autori citati nel libretto allegato al CD), troviamo numerosi ospiti a rinforzare il sound del trio, con una ricca sezione di ottoni e di chitarre elettriche (tra cui spiccano i nomi di Miles Okazaki e Amir ElSaffar) già presenti nel brano di apertura "Quality of Joy," caratterizzato dal sapore arabeggiante e da un ritmo incalzante. Gli ottoni sottolineano gli assoli di tromba e sax alto come in una big band, fino alla conclusione improvvisa. A rinforzare la base armonica alcuni strumenti come la fisarmonica del portoghese Joao Barradas, il violoncello di Adéle Viret (in evidenza nel secondo brano, "Deep Spirit in Time"), e soprattutto il chitarrista Bert Cools, unico ospite presente in tutti i brani e prevalentemente impegnato sia alle tastiere elettroniche che come sound designer, vero membro aggiunto del trio.

Il terzo brano "You Know That Nobody Knows" si apre con un intervento del basso elettrico che permette di apprezzare le doti di Hatzigeorgiou (nonché quelle di Galland, suo complice nella sezione ritmica estremamente compatta ed efficace del gruppo) prima di introdurre il tema del brano affidato al sax alto di Cassol. Una caratteristica comune a tutti i brani è una maggiore attenzione alla liricità dei temi, particolarmente evidente in "Where Are the Angels?," dove la melodia è affidata alla voce della cantante Claron McFadden. "Borrowed Times" è un altro episodio più delicato, col sax alto che introduce il tema duettando col violoncello prima di un assolo di tromba che prelude a un finale in crescendo. Il brano conclusivo "Doors of Kingdom" lascia ancora ampio spazio alla tromba e agli ottoni che sottolineano il ritmo spezzato.

Dopo oltre 30 anni e più di 20 album, ci auguriamo che questo nuovo validissimo album richiami l'attenzione di pubblico e critica su un gruppo che merita di stare ai vertici della scena non soltanto europea.

Album della settimana.

Track Listing

Quality of Joy; Deep Spirit in Time; You Know That Nobody Knows; Longevity; Borrowed Times; Where Are the Angels; Doors of Kingdom.

Personnel

Additional Instrumentation

Bert Cools: synth, bow and sound design; Laurent Blondiau: flugelhorn; Michel Massot: euphonium.

Album information

Title: Quality of Joy | Year Released: 2023 | Record Label: Outhere Music Group


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