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Danny Thompson - Allan Holdsworth - John Stevens: Propensity

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Danny Thompson - Allan Holdsworth - John Stevens: Propensity
La Art of Life del volonteroso Paul G. Kohler continua nella sua attività discografica tesa soprattutto a riportare alla luce registrazioni di molti anni fa. Vecchie cose uscite solo su vinile negli anni sessanta e settanta, ormai non più rintracciabili oppure, come in questo caso, registrazioni mai pubblicate, rimaste nei cassetti di una etichetta discografica che è spesso disallineata rispetto alle vere priorità artistiche.

Per questo Propensity vengono portate alla luce due lunghe improvvisazioni in trio, ottimamente registrate, che vedono coinvolti il bassista Danny Thompson, il chitarrista Allan Holdsworth e il batterista John Stevens. Sono brani incisi a Londra nei primi giorni di settembre del 1978 e come si diceva, sono rimasti assolutamente inediti fin ad oggi.

Thompson è un veterano dello strumento solitamente associato con il folk-blues inglese (Pentangle, John Martyn, Richard Thompson) ma in realtà ben inserito anche nel jazz inglese dalla metà degli anni sessanta in poi (vedi le belle registrazioni in trio del 1967, con John McLaughlin, pubblicate alcuni anni fa da Voiceprint). John Stevens è uno dei musicisti più importanti della scena free-jazz inglese, fondatore del gruppo Spontaneous Music Ensemble, creato nel 1966 con Trevor Watts e Paul Rutherford. La sua batteria è fantasiosa e stimolante, una dinamo che fa scoccare la scintilla giusta per mantenere sempre viva la musica circostante.

Non è necessario spendere molte parole per Allan Holdsworth, certamente uno dei più stimati chitarristi elettrici su scala internazionale, a cominciare dal suo passaggio alla corte di Ian Carr, nei Nucleus dei primi anni settanta, dove prese il posto (per pochi mesi) dell'ottimo Chris Spedding. Poi nel suo avventuroso percorso ha fatto parte dei Tempest di Jon Hiseman e dei Soft Machine ormai in via di disgregazione. Per poi definitivamente decollare verso una carriera solistica di prima grandezza, con le diverse varianti dei suoi gruppi, spesso in trio.

Vista la composizione di questo trio è ovviamente Holdsworth il fulcro principale di queste improvvisazioni adrenaliniche che vedono la sua chitarra giganteggiare sempre ben sostenuta dall'accorto lavoro dei due partner. Nel primo brano Holdsworth utilizza una chitarra elettrica a dodici corde. Fatto salvo un breve episodio ("Gone Sailing") nell'album Bundles dei Soft Machine, questo è l'unica volta che Holdsworth ha utilizzato questa variante dello strumento in sala di registrazione.

Le scorribande di Holdsworth sono deliranti, attorcigliate, degne della migliore incarnazione del jazz-rock. Anche nei momenti lasciati alle escursioni in assolo di Danny Thompson, la chitarra di Holdsworth sa punteggiare a dovere il lavoro del compagno, facendo scaturire nell'aria suoni misteriosi che derivano da un ottimo utilizzo del pedale del volume e dai leggendari accordi di Holdsworth che implicano spesso diteggiature impossibili per i comuni mortali. Ma lui notoriamente arriva da un altro pianeta...

Visita i siti di Danny Thompson e Allan Holdsworth.

Personnel

Danny Thompson
saxophone, baritone

Album information

Title: Propensity | Year Released: 2009 | Record Label: Scandia

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