Home » Articoli » Album Review » Tiziano Tononi & The Ornettians: Peace Warriors

1

Tiziano Tononi & The Ornettians: Peace Warriors

By

Sign in to view read count
Tiziano Tononi & The Ornettians: Peace Warriors
La ditta Tiziano Tononi / Daniele Cavallanti e' impegnata dai primi anni Novanta a celebrare i protagonisti del free jazz degli anni sessanta, in assoluta coerenza con la loro storia personale e con l'estetica musicale che hanno condiviso in un quarto di secolo.

Nel 1991 firmavano The Preacher & The Ghost come omaggio ad Albert Ayler e nel corso del decennio sono giunti altri album celebrativi: Free Spirits (per Charlie Haden e la Liberation Music Orchestra), Awake Nu (per Don Cherry), Coltrane's Infinity Train (per John Coltrane), We Did It, We Did It (per Roland Kirk). Non poteva ovviamente mancare Ornette Coleman, "L'uomo che - come scrive Pino Saulo nelle note del disco - ha cambiato il destino della musica del '900".

I due leader operano con una sigla coniata per l'occasione. Al posto della precedente Society Of Freely Syncopated Organic Pulses o degli storici Nexus abbiamo ora un quintetto dal nome The Ornettians che include noti partner come il sax contralto Achille Succi, il violinista Emanuele Parrini, i contrabbassisti Giovanni Maier e Piero Leveratto.

Dal punto di vista quantitativo, il lavoro e' meno poderoso dei precedenti cofanetti di due o tre CD, ma l'approccio di fondo resta lo stesso: una rilettura sui temi dell'autore condotta con passione, rispetto ed intenso apporto emotivo (un secondo volume, comunque, verra' pubblicato in futuro clicca qui per leggere l'intervista a Tononi). Una musica dall'impetuoso e variopinto percorso espressivo, tesa a cogliere l'essenza fondante di ogni tema per restituircelo con modalita' nuove nella forma ma coerenti nella sostanza.

La figura di Ornette e' celebrata con brani che risalgono alle varie fasi del suo percorso artistico. "Sadness" riporta la memoria al disco registrato alla Town Hall nel 1962 e viene riproposto con viva intensita', lasciando al bravissimo Succi il ruolo di protagonista. Altri brani vengono da In All Languages del 1987, come "Feet Music", "Peace Warriors", "Africa Is the Mirror of all Colours". Quell'album contrapponeva il quartetto storico di Ornetto al Prime Time e il gruppo di Tononi combina la ruvida sensibilita' bluesy del gruppo elettrico con lo struggente lirismo degli esordi.

Particolarmente felice e' la versione di "The Empty Foxhole", completamente reinventata rispetto all'originale: una struggente, quasi tragica, sequenza melodica contraddetta dall'ossessiva interpunzione del tema "The Good Life".

Sui brani si potrebbe parlare ancora a lungo ma concludiamo con l'azzeccata scelta di ampliare il ruolo del violino nel contesto ornettiano. Quest'ultimo l'ha usato episodicamente ma, grazie anche alla sensibilita' di Parrini, lo strumento coglie in modo esemplare lo spirito della sua musica.

Track Listing

01. And Now We Interrupt For A Commercial... Broadway Blues - 7:34; 02. Sadness - 8:15; 03. Happy House - 2:44; 04. Faithful - 8:42; 05. Feet Music - 6:04; 06. The Empty Foxhole - 9:01; 07. A Girl Named Rainbow / School Work - 13:10; 08. Peace Warriors / Africa Is The Mirror Of All Colours - 12:31; 09. Ode To The Master Drummers Of Harmolodia - 10:50

Personnel

Achille Succi
clarinet

Achille Succi (sax contralto); Daniele Cavallanti (sax tenore); Emanuele Parrini (violino); Giovanni Maier (contrabbasso); Piero Leveratto (contrabbasso); Tiziano Tononi (batteria, percussioni, gong)

Album information

Title: Peace Warriors | Year Released: 2006 | Record Label: Black Saint


< Previous
Shades of Carol

Next >
Quartet

Comments

Tags


For the Love of Jazz
Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who create it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

You Can Help
To expand our coverage even further and develop new means to foster jazz discovery and connectivity we need your help. You can become a sustaining member for a modest $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination will vastly improve your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

More

8 Concepts of Tango
Hakon Skogstad
How Long Is Now
Christian Marien Quartett
Heartland Radio
Remy Le Boeuf’s Assembly of Shadows

Popular

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.