Griffith-Stevens Quartet: Only Love

Attenti a non equivocare. Griffith non è affatto un tradizionalista e mostra uno stile sofisticato, usando la voce come uno strumento ed esplorando nuove possibilità timbriche.

La collaborazione con Michael Jefry Stevens va avanti da una decina d'anni ed è quanto mai felice.

Il pianista, che conosciamo per il ruolo significativo che svolge nell'avanguardia, qui mostra di essere uno strumentista altrettanto efficace come accompagnatore "tradizionale," dotato di non comuni doti di sensibilità armonica, sostegno ritmico e sobrietà espressiva. Aggiungiamo inoltre la felice vena compositiva che l'ha portato a scrivere per quest'album due splendide ballad ed altri azzeccati brani.

Ma parliamo di Miles Griffith, che meriterebbe una più vasta popolarità per le intense risorse espressive sia nel ruolo di crooner che di sperimentatore.

L'elemento che colpisce immediatamente è il timbro nebbioso della voce, che talvolta evidenzia calde inflessioni soulful ma è capcace di impennate vibranti e giochi teatrali in scat singing.

In altri brani, vedi il tema d'apertura "Sometimes (Weekend Dream)," Griffith mostra un gusto per le dissonanze che ricorda la grande Betty Carter, evidenziando alte doti tecniche.

In definitiva un lavoro sofisticato e intenso che raccomandiamo in particolare ai cultori del canto jazz.

Visita i siti di Miles Griffith, e Michael Jeffrey Stevens.

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