Aa.Vv.: One More: The Summary Music of Thad Jones, vol. 2

La presunzione di chi ha realizzato il disco è tale e tanta da dimenticare che la brillantezza e la coesione di un’orchestra non si costruiscono in una sola notte; nel caso della Lewis/Jones Orchestra, attraverso un lavoro costante di riarrangiamento e di verifica meticolosa, esercitato settimanalmente al Village Vanguard di New York, nella seconda metà degli anni ’70. Una fucina di talenti, oltre che macchina da suoni perfetta, nello spaziare generosamente tra lo swing più classico, il funk e gustosi sconfinamenti fusion.

Tutto il contrario di quanto si ascolta in questo CD, dove mancano alcuni marchi di fabbrica dell’orchestra sopra citata: verve ritmica; mirabile alternarsi di tensione e distensione; vorticose oscillazioni di tactus.

Quella prodotta dal binomio Jones/Lewis era una musica avvincente come poche altre nel jazz orchestrale, che non meritava questa mediocre, inutile riproposizione filologica. Un grande dispiego di mezzi e di solisti strepitosi, per produrre una copia scialba e sbiadita dell’originale, ricca invece di elettrizzanti atmosfere.

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