Home » Articoli » Multiple Reviews » Michael Moore Quartet - Quintet / Amsterdam - Rotterdam

Michael Moore Quartet - Quintet / Amsterdam - Rotterdam

Michael Moore è uno di quei musicisti che ha trovato in Olanda l'ambiente ideale per vivere e prosperare artisticamente. Trasferitosi ad Amsterdam nei primi anni ottanta ha portato avanti fertili sodalizi con Ernst Reijseger e Han Bennink (Clusone Trio) e con altri musicisti europei (Tobias Delius, Frank Gratkowski) senza tralasciare i connazionali. Con questi ha inciso, tra gli altri, Home Game (con Herb Robertson, Fred Hersch, Mark Helias e Gerry Hemingway), i pregevoli Chicoutimi e Bering (in trio con Hersch e Mark Helias) oppure Jewels and Binoculars (con Lindsay Horner e Michael Vatcher).

I due dischi qui in esame, pubblicati entrambi nel 2011 dalla sua etichetta personale, la Ramboy Recordings, sono stati incisi in tempi diversi: Amsterdam risale al 16 febbraio 2010 e vede il sassofonista con lo stesso quartetto che nel 2007 ha registrato Fragile; Rotterdam è anteriore di due anni (16 febbraio 2008) con protagonista il quintetto già ascoltato in Osiris del 2009.

Le formazioni non sono dunque occasionali e l'empatia tra i musicisti è palpabile. Moore e i suoi partners si muovono, con uguale intensità, tanto nei territori della libera improvvisazione quanto in quelli del modern mainstream.

Da questo punto di vista le differenza tra i due dischi sono minime: dimensione informale e tradizione si confrontano e si alternano tra i vari brani o all'interno di essi.

In Amsterdam troviamo molti momenti cantabili, in cui il leader dà piena dimostrazione delle sua vena lirica: "Ballad," "Patterns in Nature," "Amu Lu Silenziu" oppure "Hilletjesbrug" uno dei momenti più intensi. Dopo una lunga introduzione di contrabbasso, seguita dal piano che espone la melodia, Moore interviene al contralto caratterizzando il brano con un cifra radiosa e sognante.

Più articolato è il successivo "Not Yet": inizia anch'esso come una lirica melodia, esposta da Moore al clarinetto basso, per poi assumere forme ritmicamente scandite, confluire nel free e ritornare al clima iniziale.

Sul versante del libero confronto improvvisato s'impongono "Creeley" e "Fence" per i fantasiosi sviluppi.

Passando a Rotterdam va evidenziata una maggiore propensione per le forma del modern mainstream e la seducente relazione col trombettista Eric Vloeimans. Un disco raffinato e fantasioso quanto il precedente, costruito prestando attenzione all'articolazione di ogni brano e alla valorizzazione delle singole voci. Tra i brani più significativi ricordiamo i multiformi "Meager Harvest" che coniuga episodi cantabili a momenti d'astratto lirismo, e "Whistleblower"

Elenco dei brani:

Amsterdam:

01. Round & Round - 7:41; 02. Seven - 7:11; 03. Hilletjesbrug - 3:46; 04. Lusty Bike - 3:57; 05. Not Yet - 8:51; 06. Door - 6:31; 07. Patterns in Nature - 6:14; 08. Fence - 5:26; 09. Ub It In - 6:36 10. Creeley - 5:11; 11. Ballad - 4:29; 12. Amu Lu Silenziu - 2:42.

Tutte le composizioni sono di Michael Moore.

Rotterdam:

01. Tittlich - 8:45; 02. Solstice - 4:05; 03. Meager Harvest - 8:30; 04. Whistleblower - 12:30; 05. ABC's - 4:53; 06. What With To Do - 5:47; 07. Switz - 4:46; 08. Don't Come - 6:24; 09. Occult - 6:32; 010. Providence - 5:31.

Tutte le composizioni sono di Michael Moore.

Musicisti:

Amsterdam:

Michael Moore (sax alto, clarinetto, clarinetto basso); Harmen Fraanje (pianoforte); Clemens van der Feen (contrabbasso); Michael Vatcher (batteria, percussioni).

Rotterdam:

Michael Moore (sax alto, clarinetto); Eric Vloeimans (tromba); Marc van Roon (pianoforte); Paul Berner (contrabbasso); Owen Hart, Jr. (batteria).

Tags

Comments


PREVIOUS / NEXT




Support All About Jazz

Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who make it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

Go Ad Free!

To maintain our platform while developing new means to foster jazz discovery and connectivity, we need your help. You can become a sustaining member for as little as $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination vastly improves your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

More

Good Hang
David Bode
Today Yesterday
Anton Mikhailov
Waking Dream
Randy Napoleon

Popular

Old Home/New Home
The Brian Martin Big Band
Ecliptic
Shifa شفاء - Rachel Musson, Pat Thomas, Mark Sanders
Lado B Brazilian Project 2
Catina DeLuna & Otmaro Ruíz

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.