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Dave Douglas: Meaning And Mystery

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Dave Douglas: Meaning And Mystery
Se la presenza di Bill Frisell in Strange Liberation modificava alcuni assetti, ora la formazione riprende il discorso iniziato nel 2001 col disco The Infinite: uno sguardo all'estetica davisiana degli anni sessanta rivista alla luce della contemporaneità.

Le influenza musicali di questo lavoro vanno oltre i gruppi di Davis con Shorter e lo stesso Douglas cita nelle note un ampio ventaglio di riferimenti: dai quintetti di Lee Morgan ai gruppi di Joe Henderson, Anthony Braxton/Kenny Wheeler, Julius Hemphill/Baikida Carroll, Tim Berne/Herb Robertson. Ovviamente per Douglas il passato è solo il riferimento ideale per giungere ad una sintesi avanzata, come dimostra anche ora.

Guardando all'organico l'unica variazione riguarda il sax tenore Donny McCaslin, che prende il posto di Chis Potter senza farlo rimpiangere. Dopo aver dato bella prova di sé in veste di leader (nei dischi Give and Go e Soon) McCaslin ha l'occasione per affermare di fronte all'ampia platea internazionale le sue ottime doti d'interprete, in grado di coniugare lirismo e ricerca in una logica squisitamente shorteriana. Per quanto riguarda gli altri componenti vediamo Caine riaffermare piena fedeltà al fender rhodes mentre James Genus e Clarence Penn si confermano una coppia ritmica particolarmente efficace e fantasiosa.

La caratteristica più evidente di questo lavoro è l'equilibrio tra l'avanzata elaborazione dei brani e l'immediata attrattiva che esercitano sull'ascoltatore. Una capacità di sintesi fuori del comune che pone ricercatezza e complessità dentro composizioni di grande fascino, spesso dalla vena malinconica (esaltata dal timbro struggente di Douglas). C'è un senso di libertà che pervade tutto il disco pur nella piena adesione a regole formali e strutture "tradizionali". Il percorso musicale è quanto mai vario ed ogni brano esprime una precisa identità.

La vibrante introduzione di Douglas in "Painter's Way" apre ad un nostalgico tema in 12/8 che si sviluppa in modo indolente, dominato dalla lirica tromba del leader e dal lungo assolo di Genus al contrabbasso. Chiaramente intriso di stilemi davisiani (modello In a Silent Way) è il successivo "Culture Wars", costruito su un efficace vamp che funge da base per gli assoli (in evidenza McCaslin) ed è animato da una bella tensione tra i piani ritmico e melodico. Solo formalmente ispirato a Miles è "Invocation", che si struttura in ampi spazi di libertà in coerenza col volto struggente del tema. Vicini ai modelli dell'hard-bop storico sono "The Sheik of Things to Come", "Tim Bits" e "The Team" mentre "Elk's Club" ci porta addirittura al jazz d'anteguerra.

Concludiamo segnalando "Twombly Infinites", il brano più esplicitamente d'avanguardia di un disco dagli equilibri musicali perfetti, creativo e affascinante.

Track Listing

Painter's Way; Culture Wars; The Sheik of Things to Come; Blues to Steve Lacy; Tim Bits; Twombly Infinites; Elks Club; Invocation; The Team.

Personnel

Dave Douglas
trumpet

Dave Douglas: trumpet; Donny McCaslin: tenor saxophone; Uri Caine: Fender Rhodes; James Genus: bass; Clarence Penn: drums.

Album information

Title: Meaning and Mystery | Year Released: 2006 | Record Label: Greenleaf Music


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