Cedar Walton Trio and Dale Barlow: Manhattan After Midnight

Certo il jazz praticato dal suo quartetto non mancherà di suscitare l’interesse di quanti amano quel mainstream ancorato alla grande tradizione. Piacevole ed a tratti energico, il percorso proposto è per lo più alimentato nonché guidato dal sassofonista australiano Dale Barlow.

Solista indubbiamente dotato, dalla voce possente e fluente nel richiamarsi timbricamente ai grandi maestri di questo strumento (Dexter Gordon fra tutti). Purtroppo per lui e per l’ascoltatore più smaliziato, il fraseggio fluente non è adeguatamente sostenuto dalla necessaria inventiva, che faccia spiccare il volo alla seduta d’incisione.

In mancanza di soluzioni memorabili, non resta che segnalare la magnifica cifra stilistica di Walton: ballauder sensuale, sapiente dispensatore di armonie preziose quanto calibrate; un solista misurato e discreto, alla ricerca di poche note essenziali, per esprimere con poco (le note) un lussureggiante tappeto ritmico-armonico al piano.

Sette standard e due composizioni di Barlow per una costruzione sonora condotta con souplesse e verve ritmica, ma il grande jazz è tutta un’altra storia. Per quanti volessero approfondire l’arte pianistica di Walton, meglio dirottare orecchie e soldi verso altre produzioni, come ad esempio quelle in trio degli anni ’80 per la Red Records.

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