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Cisilino, Orefice, Vignato, Magatelli, Mansutti: Malkuth
ByQuattro delle nove tracce sono a firma del trombettista Mirko Cisilino, le rimanenti a firma collettiva, tutte però conservano il medesimo tratto: grande libertà e ampio spazio all'improvvisazione, per valorizzare il costante ed espressivo intrecciarsi delle voci dei fiati sul fitto tappeto tessuto dalla ritmica. Voci che le strutture compositive, quando presenti, paiono avere più lo scopo di tenere assieme che non di usare con proprie finalità narrative. Il risultato è comunque splendido, così come lo era nello storico quartetto di Ornette.
Sia ben chiaro: qui siamo lontani dalla musica di allora, il legame con la quale al massimo si palesa in alcuni momenti (per esempio, nell'avvio dell'improvvisazione di Cisilino a metà di "Necessità"): quel che è venuto dopo non è passato invano, senza considerare che qui le voci che si intrecciano sono tre e quella del trombone di Filippo Vignato, oltre che originale e piena di contenuti, è spesso pronta a interagire anche da gregaria con quella degli altri due fiati, Cisilino e Filippo Orefice. Quel che rimane è un impianto generale, se non un'idea, di libertà ed espressività, che si riflette poi sul ruolo della batteria di Alessandro Mansutti e -forse soprattuttodel contrabbasso di Mattia Magatelli, in genere ritmico e veloce negli altrui assoli e tuttavia pronto a condurre in modo molto più "cantato" brani di maggiore struttura -come per esempio "Veglia," interamente sostenuto anche narrativamente dalla ritmica. Tra i brani merita menzionare anche "Catena di smontaggio," il più "descrittivo" per il modo in cui comunica la sensazione di un operare in fabbrica, ma allo stesso tempo tutt'altro che prevedibile o didascalico e, come gli altri, incentrato sulle tessiture delle voci.
I tre fiati, veri protagonisti, hanno tutti suoni eccellenti e idee improvvisative lucide e comunicative; svettano però soprattutto grazie alla loro interazione e al modo genialmente sempre opportuno di emergere a turno dal discorso complessivo, spesso anche in modo quasi puntillistico, senza mai scivolare né nel caos, né nel criptico.
Coinvolgente e ogni volta sorprendente, fresco e profondo al tempo stesso, Malkuth è uscito proprio alla fine dell'anno scorso ma può essere considerato uno dei migliori dischi fin qui ascoltati nel 2016.
Track Listing
Solo per pazzi; Di corsa; Primo incontro; Le notti bianche; Grattacapo; Necessità; Veglia; Catena di smontaggio; Terra.
Personnel
Filippo Vignato
tromboneMirko Cisilino: tromba; Filippo Orefice: sax tenore; Filippo Vignato: trombone; Mattia Magatelli: contrabbasso; Alessandro Mansutti: batteria.
Album information
Title: Malkuth | Year Released: 2016 | Record Label: Rudi Records
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Roots & Transitions
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About Filippo Vignato
Instrument: Trombone
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