Home » Articoli » Album Review » Thomas Strønen: Lucus
Thomas Strønen: Lucus
By
A due anni di distanza dall'omonimo disco, torna Time Is a Blid Guide, la singolare formazione del batterista norvegese Thomas Strønen.
Rispetto a quel primo lavoro c'è qualche variazione nell'organico, frutto del lavoro fatto assieme dal vivo: mancano i due percussionisti che affiancavano la batteria del leader e al pianoforte ha preso posto la giapponese Ayumi Tanaka. Il risultato è da un lato un ulteriore passo verso le atmosfere cameristiche già avvicinate nel primo disco, dall'altro il marcato incrocio tra il trio d'archi e il piano trio, entrambi "nascosti" nell'organico.
Molto cameristiche, per esempio, sono "Fugitive Pieces" ove dominano il violoncello e il pianoforte, su temi lenti e intimistici ma anche in "Baka" o in "Truth Grows Gradually" ove le percussioni del leader irrompono a orientare la musica ma le atmosfere rimangono spesso assai prossime alla classica.
Le cose cambiano e le carte si mescolano in modo molto interessante dove invece la bilancia pende dal lato del piano trio: "Lucus," che intitola l'album, è sospinta da pianoforte e contrabbasso, con gli archi a mero complemento; "Tension" tiene fede al suo titolo e si sviluppa come un nervoso dialogo tra piano, violino e violoncello, con il supporto del contrabbasso e il costante intervento critico della batteria; la conclusiva "Weekend" porta avanti un discorso narrativo sostenuto da contrabbasso e batteria e nutrito dagli archi e dal pianoforte.
E, soprattutto, la traccia d'apertura -"La Bella" -fonde i suoni in modo certamente cameristico, ma anche con una tangibile libertà: quella che lo stesso Strønen dichiara essere oggi, nelle sue intenzioni, al centro di tutto il progetto (leggi l'intervista che gli ha fatto Enrico Bettinello), che ha una scrittura più aperta rispetto al passato proprio per sfruttare la creatività dei musicisti che lo interpretano.
Un disco forse non immediatamente coinvolgente, ma molto ricco e vario, con una notevole cura del dettaglio sonoro e, tra le pieghe, non poche originalità, che conferma quanto di buono aveva offerto il lavoro d'esordio della formazione.
Rispetto a quel primo lavoro c'è qualche variazione nell'organico, frutto del lavoro fatto assieme dal vivo: mancano i due percussionisti che affiancavano la batteria del leader e al pianoforte ha preso posto la giapponese Ayumi Tanaka. Il risultato è da un lato un ulteriore passo verso le atmosfere cameristiche già avvicinate nel primo disco, dall'altro il marcato incrocio tra il trio d'archi e il piano trio, entrambi "nascosti" nell'organico.
Molto cameristiche, per esempio, sono "Fugitive Pieces" ove dominano il violoncello e il pianoforte, su temi lenti e intimistici ma anche in "Baka" o in "Truth Grows Gradually" ove le percussioni del leader irrompono a orientare la musica ma le atmosfere rimangono spesso assai prossime alla classica.
Le cose cambiano e le carte si mescolano in modo molto interessante dove invece la bilancia pende dal lato del piano trio: "Lucus," che intitola l'album, è sospinta da pianoforte e contrabbasso, con gli archi a mero complemento; "Tension" tiene fede al suo titolo e si sviluppa come un nervoso dialogo tra piano, violino e violoncello, con il supporto del contrabbasso e il costante intervento critico della batteria; la conclusiva "Weekend" porta avanti un discorso narrativo sostenuto da contrabbasso e batteria e nutrito dagli archi e dal pianoforte.
E, soprattutto, la traccia d'apertura -"La Bella" -fonde i suoni in modo certamente cameristico, ma anche con una tangibile libertà: quella che lo stesso Strønen dichiara essere oggi, nelle sue intenzioni, al centro di tutto il progetto (leggi l'intervista che gli ha fatto Enrico Bettinello), che ha una scrittura più aperta rispetto al passato proprio per sfruttare la creatività dei musicisti che lo interpretano.
Un disco forse non immediatamente coinvolgente, ma molto ricco e vario, con una notevole cura del dettaglio sonoro e, tra le pieghe, non poche originalità, che conferma quanto di buono aveva offerto il lavoro d'esordio della formazione.
Track Listing
La Bell; Friday; Release; Lucus; Fugitive Places; Baka; Wednesday; Tension; Truth Grows Gradually; Islay; Weekend.
Personnel
Thomas Strønen
drumsThomas Strønen: drums, percussion; Ayumi Tanaka: piano; Hakon Aåse: violin; Lucy Railton: violincello; Ole Morten Vågan: double bass.
Album information
Title: Lucus | Year Released: 2018 | Record Label: ECM Records