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Live at the New Morning
Live at the New Morning
Emarcy
Valutazione: 4 stelle
Il ritorno al jazz acustico, inaugurato dal notevole Ear Food in quintetto e seguito dalla big band di Emergence, segna la fase più matura e interessante nella carriera di Roy Hargrove. Rispetto ad altri colleghi coetanei la sua produzione discografica è apparsa discontinua, fra esiti alti e lavori meno convincenti. Interessante l'esperienza black del RH Factor, soprattutto se vista alla luce delle ultime prove: nell'attuale quintetto di estrazione hard bop, il trombettista ha riassunto ciò che aveva esplorato in precedenza, sintetizzando ritmi latini e funk, variazioni sul modale, lirismo soul e movimenti armonici veloci e impegnativi. Tutto nel segno di una scrittura di forte impatto melodico, assai variegata e accurata nel combinare libertà individuale e coerenza collettiva.
Hargrove ha raggiunto sulla tromba un equilibrio invidiabile fra tecnica ed espressione, mostrando capacità di essere laconico e pregnante o di concatenare frasi ardite suonate in relax, tutto in modo coerente alle premesse del brano eseguito. Vale la pena segnalare la grande cura posta nelle dinamiche e nei timbri, arricchendo di molto le capacità espressive di tromba e flicorno. Dei sedici brani qui riportati, metà sono di sua mano e tutti lontani da una scrittura di routine, con una segnalazione particolare per il funk di "Strasbourg / Saint Denis," l'articolata "Commaraderie" e la lirica "Divine". Il resto del repertorio alterna standard non abusati a brani di jazzisti come Davis e Cedar Walton.
Il quintetto ha una notevole coesione e presenta artisti giovani e di forte personalità, guidati dal drumming coinvolgente di Montez Coleman, assecondato con gusto e vitalità da Clayton e Boller. Justin Robinson al sax alto e flauto, è un compagno di lunga data di Hargrove e completa la formazione integrando con un approccio robusto la ricerca espressiva del trombettista.
Ottime le riprese, che seguono con classe e attenzione al dettaglio una bella serata di jazz a Parigi.
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