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Joyce Moreno al Summer Jazz Festival di Palermo
Summer Jazz Festival
Stand Florio
Palermo
21.7.2022
Un Martini secco, fluido, avvolgente, sensuale, autenticamente preparato in tutti i suoi tradizionali ingredienti. È la metafora giusta per connotare il bel concerto di Joyce Moreno, accompagnata da Jean Yves Candela (pianoforte), Rodolfo Stroeter (basso elettrico) e Tutty Moreno (batteria). La sua è una musica trascinante, che afferma con empatica sincerità l'anima della bossa nova e del samba, cuore della musica popolare brasiliana. Da "Desafinado" a "Waters of March," ricco e avvincente il repertorio proposto che mette in luce l'intatta grandezza della cantante di Rio de Janeiro, sempre pronta a creare grande musica pur restando fedele al suo universo primigenio. Lo dimostra inequivocabilmente il suo voler arricchire la cifra espressiva con i colori del jazz attraverso la composizione originale "Mingus, Miles and Coltrane."
Lo stesso dicasi per "Tudo Mundo," risignificazione in una logica jazzistica del mobile flusso ritmico impresso da una ritmica davvero ragguardevole. Oltre ai consueti modelli che vanno da Antonio Carlos Jobim a Edu Lobo, emergono sinuosità inconsuete dall'alto di un virtuosismo non compiaciuto. Jobim è scomparso da molti anni, e con lui tutta una generazione di musicisti che hanno reso grande la bossa nova.
È anche grazie a cantanti come Joyce se questo universo musicale divenuto oggi universale, è stato tramandato e assimilato correttamente dalle generazioni successive.
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