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Jon Irabagon
ByInsieme a For Alto di Anthony Braxton un classico che ha ridefinito la ricerca timbrica degli strumenti ad ancia.
02. Conor Oberst - Conor Oberst (Merge Records - 2008).
Il poeta della sua generazione. Il messaggio è profondo e la musica è orecchiabile.
03. Jelly Roll Morton - 1923/24 (Milestone - 1991).
L'abilità di Morton nella conduzione dell'orchestra e negli arrangiamenti incontrano il suo pianismo virtuosistico e creativo.
04. Kalashnikov - Bang Bang (Veal/Funhole - 2008).
Un doppio CD divertente e imprevedibile da due dei miei musicisti newyorchesi preferiti, Mike Pride e Jamie Saft. Il disco inizia con un blues di cinquanta minuti!
05. Myron Walden - Higher Ground (Fresh Sound New Talent - 2006).
Il suono e la scrittura di Myron sono singolari come il suo tardo ingresso nel mondo del jazz. Il suo interplay con Marcus Strickland solletica un continuo desiderio di ascolto.
06. Sonny Rollins - Now's The Time (RCA).
Questo disco di standard registrato in uno dei miei periodi preferiti nella carriera di Rollins contiene assoli importanti che spingono il ritmo e l'armonia in diverse direzioni.
07. Polly Paulusma - Fingers and Thumbs (One Little Indian Records - 2007).
Scissors in My Pocket, il suo album di debutto, è uno dei dischi che preferisco in assoluto. Le melodie e la profondità dei testi sono altrettanto grandi in questo CD.
08. Telefon Tel Aviv - Map of What is Effortless (Hefty Records - 2004).
Elettronica innovativa con sofisticate manipolazioni del computer, dei grooves e delle voci.
09. Eivind Opsvik - Overseas III (Loyal Label - 2008).
Uno dei miei songwriter e menti pensanti preferite. Questo disco contiene bellissime melodie ed è un sorprendente concept album.
10. Lee Konitz - Lone-Lee (Steeplechase - 1987).
Quaranta minuti di "The Song Is You" e venti minuti di "Cherokee" con il solo sax contralto. Stupende interpretazioni e improvvisazioni.
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