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Mushroom: Joint Happening

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Mushroom: Joint Happening
La band californiana guidata dal batterista Pat Thomas festeggia il suo decennale con un album eccellente che la vede ospitare il mitico trombettista Eddie Gale che negli anni sessanta e settanta militò nei gruppi di Sun Ra e Cecil Taylor, registrando anche con l’organista Larry Young. Un paio di album a suo nome di quel periodo (Ghetto Music e Black Rhythm Happening pubblicati dalla Blue Note rispettivamente nel 1968 e nel 1969) sono pezzi ricercati e giustamente apprezzati dai collezionisti. Sono stati recentemente pubblicati, ricompattati in un unico CD, da Water Records e quindi sono reperibili, seppure con qualche difficoltà.

Questo Joint Happening si muove fin dal titolo dalle parti della musica dilatata e amplificata dall’uso di sostanze maliziosamente atte ad allargare l’area delle percezione, come usava dire il buon Timothy Leary. L’impressione è quella di una lunga jam session organica e coinvolgente che si muove pigramente, senza fretta. Come uno slide light show psichedelico basato su vetrini contrapposti che racchiudono e lasciano scorrere un olio vegetale densamente fluido e colorato.

La tromba di Gale è spiritata quanto basta e si fonde meravigliosamente coi fondali variegati, impreziositi da una trama multidimensionale dove il tessuto di fondo mischia fili d’oro con cotone grezzo, lino raffinato e iuta rugosa. Una visione avvolgente di mille scenari sovrapposti con profumi che si miscelano senza soluzione di continuità, senza un inizio apparente e senza una direzione pre-costituita. Liberi di andare verso il nulla e verso il tutto, verso il domani, verso l’infinito che potrebbe implodere nascondendosi in una scheggia della nostra anima.

La scelta della strumentazione è perfetta per segnalare i riferimenti culturali, il mellotron ci riporta al rock progressivo inglese e tedesco della fine degli anni sessanta, la tromba di Gale non può non fare ricordare il Miles Davis di In a Silent Way e l’uso dilatato dello spazio che caratterizzava quel capolavoro. I synth analogici sono caldi e avvolgenti, le chitarre elettriche lisergiche e psichedeliche, precise emanazioni delle cavalcate di Jerry Garcia e di John Cipollina. Senza magari arrivare alle magie strumentali di quei maestri, ma restando un po’ indietro per sottolineare come questa musica sia in fondo, soprattutto, un gioco di squadra, uno sforzo collettivo dove tutto vive in funzione non del singolo ma dell’insieme.

In qualche modo ci troviamo di fronte ad una squadra di calcio impostata secondo i dettami del grande Ajax degli anni settanta, in netto contrasto con l’approccio iperstellare, capriccioso e spesso perdente, degli odierni Galacticos e Interceptors.

Una scelta assolutamente condivisibile che fu alla base dei capolavori di Miles Davis: persino un individualista come lui capì che per superare il jazz meraviglioso degli anni sessanta e trovare una evoluzione si doveva uscire dalla logica degli assoli sin lì dominante, per arrivare ad una musica di colori, di sovrapposizioni, di lavoro di ensemble portato alla ennesima potenza. Questa è in fondo la chiave per capire la rivoluzione musicale che Davis compì alla fine degli anni sessanta. Siamo sicuri che se potessero avere la macchina del tempo i Mushroom punterebbero l’orologio del cruscotto proprio su quei giorni memorabili. Una volta giunti a destinazione probabilmente si accontenterebbero di stare ai margini della scena, rapiti nell’ascolto e pronti ad incamerare gli stimoli infiniti dei grandi maestri, prima di ripartire per un salto in avanti, verso il futuro, verso l’infinito, oltre le Colonne d’Ercole.

Track Listing

Peace; I Don't Need To Fight To Prove I'm Right - I Don't Need To Be Forgiven; I Was Torn Down At The Dance Place - Shaved Head At The Organ; Border Crossing; Selling Oakland By The Pound; Our Love; The Spirit.

Personnel

Eddie Gale
trumpet

Eddie Gale: trumpet; Patrick O'Hearn Thomas: drums, congas (1); Ned Doherty: bass; Matt Henry Cunitz: Mellotron, Rhodes Electric Piano, Clavinet, piano, Hammond C3, Minimoog, Yamaha Electone, Korg MS-10 synthesizer; Tim Plowman (1,2,4,6): guitar; David Brandt (1, 2, 4, 6): vibraphone, congas, djembe, percussion; Erik Pearson (3, 5, 7): guitar, flute, tenor saxophone; Dave Mihaly (3, 5, 7): marimba, percussion.

Album information

Title: Joint Happening | Year Released: 2007 | Record Label: Hyena Records


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