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Jeff Gauthier Goatette: House of Return

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Jeff Gauthier Goatette: House of Return
Jeff Gauthier è un violinista operativo da moltissimi anni a Los Angeles e dintorni che sta assumendo un ruolo sempre più importante sulla scena della musica jazz contemporanea della West Coast americana. Oltre ad essere un eccellente strumentista che sa mettere a profitto con grande lucidità la sua impeccabile formazione classica, Gauthier è un ottimo organizzatore e produttore e la sua etichetta Cryptogramophone sta diventando sempre più un punto di riferimento per le produzioni indipendenti di livello. Questo risultato è stato ottenuto curando in maniera particolare la parte tecnica (le registrazioni e il mastering sono davvero di grandissima qualità) e la parte artistica.

Ogni tanto Gauthier si mette in gioco in prima persona e lo fa sempre a ragion veduta, mettendo in pista formazioni molto equilibrate e molto ben affiatate che contano immancabilmente sui due gemelli Cline come punti di forza davvero decisivi. Alex Cline è un batterista-percussionista poliedrico e di grande esperienza. Dimostra di essere a suo agio nei contesti più sperimentali ma sa stare egregiamente sul tempo in tutte le situazioni dove il groove è al centro della scansione ritmica richiesta. Nels Cline è sempre stato uno dei migliori chitarristi a livello mondiale e il suo recente ingresso nel gruppo Wilco gli sta dando il meritato successo anche dal punto di vista commerciale. La sua capacità di estrarre suoni e sequenze dallo strumento elettrico è ormai proverbiale e in questo contesto il suo apporto è davvero superlativo.

Completano il quintetto di Jeff Gauthier due ottimi musicisti come il tastierista David Witham e il bassista Joel Hamilton: il primo è qui impegnato anche al piano elettrico e dimostra di sapersela cavare egregiamente in tutti i variegati contesti che questo album propone; il secondo ha un approccio ritmico perfettamente complementare a quello di Alex Cline e si fa apprezzare anche per l’impeccabile tecnica e il timbro perfettamente calibrato.

Il repertorio è suddiviso fra Gauthier e i due Cline, mentre in apertura e chiusura, a mo’ di preziosi segnalibri, vengono eseguite due composizioni del compianto Eric Von Essen, bassista che è stato al fianco di Jeff Gauthier durante tutta la fase pionieristica del suo lavoro. Sin dal primo brano il gruppo dimostra di essere una sorta di Mahavishnu Orchestra meno frenetica e più meditativa, aggiornata nell’approccio timbrico, capace di volgere a proprio favore la dicotomia fra elettrico e acustico, lavorando soprattutto sulle aree intermedie, con effetti in chiaroscuro davvero memorabili.

L’iniziale “Biko’s Blues” mette subito in evidenza il mood dolente e maestoso che caratterizza tutto l’album. Nel prosieguo del programma non mancano momenti nei quali la sperimentazione prende il sopravvento in maniera decisa fornendo numerose occasioni nelle quali esplodono le varianti timbriche con le quali questi cinque musicisti riescono a sorprenderci e ad affascinarci. Allo stesso tempo il materiale tematico è ben strutturato e fornisce frequenti occasioni per linee melodiche di grande interesse e lascia spazi perfettamente cesellati per uscite in assolo guizzanti e fresche. Sono spazi che i cinque musicisti sanno ben ruotare fra di loro ma è del tutto evidente che in questo ruolo si mettono in luce Jeff Gauthier e Nels Cline, particolarmente ispirati, espressivi e quando serve esplosivi. Ma questa non è davvero una sorpresa.

Track Listing

Biko's Blues; Friends of the Animals; I.O.A.; House of Return; Dizang; Satellites and Sideburns; Dissolution.

Personnel

Jeff Gauthier: violin, electric violin, effects, percussion; Nels Cline: electric guitar, acoustic guitar, effects, percussion; David Witham: piano, keyboards, effects; Joel Hamilton: bass; Alex Cline: drums, percussion.

Album information

Title: House of Return | Year Released: 2008 | Record Label: Cryptogramophone


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