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Francesco Zampini Quintet A Firenze
Francesco Zampini Quintet
Firenze
Music Pool
Sala Vanni
29.05.2021
Finalmente, dopo sette mesi, riaprono le sale, ricominciano le rassegne e i concerti: per il Music Pool, storica istituzione del jazz toscano, la ripresa è avvenuta in Sala Vanni con una formazione di musicisti giovani, ma già apprezzata a livello nazionale, avendo vinto il bando Nuova Generazione Jazz 2021: il Francesco Zampini Quintet.
Chitarrista pratese classe 1993, Francesco Zampini ha studiato al conservatorio di Firenze per poi specializzarsi a l'Aia e suonando con numerosi musicisti di livello internazionale. La formazione che guida è un quintetto classico, che vede accanto alla sua chitarra la tromba di Cosimo Boni, il pianoforte di Xavi Torres, il contrabbasso di Michelangelo Scandroglio e la batteria di Andrea Beninati. Il gruppo è autore di un ottimo album uscito subito prima dello scoppio della pandemia, Unknown Paths, dal quale era tratta parte della scaletta del concerto, completato da altre composizioni originali scritte nel periodo del confinamento.
E proprio la presenza di questi nuovi brani ha sottilmente differenziato il concerto in Sala Vanni dal disco: costante la cifra generaleun eclettico e moderno mainstream, estremamente dinamico e attento alla costruzione collettiva del suono più che al virtuosismo dei singoli è parso mutare il mood, più intimo e pensieroso, su tempi frequentemente più lenti e con maggiori momenti di rarefazione. Una diversità dovuta appunto alla presenza di un repertorio in parte nato in un periodo che per tutti è stato di sofferenza e pensosità, ma probabilmente accentuata anche dalla parziale variazione della formazione, che nel CD aveva alla tromba il russo Alex Sipiagin, più esplosivo e torrenziale di come è apparso Boni, e alla batteria Bernardo Guerra, a sua volta più propenso ad accelerare e rafforzare i tempi di quanto non abbia fatto Beninati.
La diversità di atmosfere, tuttavia, non solo non ha in alcun modo penalizzato la musica, ma ha anzi permesso di apprezzare le potenzialità della formazione da un diverso punto di vista (o meglio, di ascolto), esaltando in particolare tanto il lavoro al pianoforte dell'eccellente Torresche ha potuto mettere in mostra la propria varietà di stilemi e, in particolare, una tendenza all'accompagnamento dissonante dei fraseggi delle prime voci, che risulta alla fine un tratto importante della formazione , quanto quello di Zampiniil cui lirismo in filigrana è maggiormente spiccato sui tempi più contenuti. Una menzione a parte la merita poi Scandroglio, vincitore lo scorso anno del medesimo riconoscimento con il proprio gruppo, che anche qui ha mostrato la sua notevole caratura, prendendosi anche alcuni eccellenti assoli.
Una musica molto viva e coinvolgente, costruita da Zampini facendo accuratamente tesoro del proprio bagaglio d'esperienze formative e interpretata da musicisti tutti molto giovani e promettenti: un concerto ideale per una ripartenza di buon auspicio per il futuro. Non solo della musica.
Firenze
Music Pool
Sala Vanni
29.05.2021
Finalmente, dopo sette mesi, riaprono le sale, ricominciano le rassegne e i concerti: per il Music Pool, storica istituzione del jazz toscano, la ripresa è avvenuta in Sala Vanni con una formazione di musicisti giovani, ma già apprezzata a livello nazionale, avendo vinto il bando Nuova Generazione Jazz 2021: il Francesco Zampini Quintet.
Chitarrista pratese classe 1993, Francesco Zampini ha studiato al conservatorio di Firenze per poi specializzarsi a l'Aia e suonando con numerosi musicisti di livello internazionale. La formazione che guida è un quintetto classico, che vede accanto alla sua chitarra la tromba di Cosimo Boni, il pianoforte di Xavi Torres, il contrabbasso di Michelangelo Scandroglio e la batteria di Andrea Beninati. Il gruppo è autore di un ottimo album uscito subito prima dello scoppio della pandemia, Unknown Paths, dal quale era tratta parte della scaletta del concerto, completato da altre composizioni originali scritte nel periodo del confinamento.
E proprio la presenza di questi nuovi brani ha sottilmente differenziato il concerto in Sala Vanni dal disco: costante la cifra generaleun eclettico e moderno mainstream, estremamente dinamico e attento alla costruzione collettiva del suono più che al virtuosismo dei singoli è parso mutare il mood, più intimo e pensieroso, su tempi frequentemente più lenti e con maggiori momenti di rarefazione. Una diversità dovuta appunto alla presenza di un repertorio in parte nato in un periodo che per tutti è stato di sofferenza e pensosità, ma probabilmente accentuata anche dalla parziale variazione della formazione, che nel CD aveva alla tromba il russo Alex Sipiagin, più esplosivo e torrenziale di come è apparso Boni, e alla batteria Bernardo Guerra, a sua volta più propenso ad accelerare e rafforzare i tempi di quanto non abbia fatto Beninati.
La diversità di atmosfere, tuttavia, non solo non ha in alcun modo penalizzato la musica, ma ha anzi permesso di apprezzare le potenzialità della formazione da un diverso punto di vista (o meglio, di ascolto), esaltando in particolare tanto il lavoro al pianoforte dell'eccellente Torresche ha potuto mettere in mostra la propria varietà di stilemi e, in particolare, una tendenza all'accompagnamento dissonante dei fraseggi delle prime voci, che risulta alla fine un tratto importante della formazione , quanto quello di Zampiniil cui lirismo in filigrana è maggiormente spiccato sui tempi più contenuti. Una menzione a parte la merita poi Scandroglio, vincitore lo scorso anno del medesimo riconoscimento con il proprio gruppo, che anche qui ha mostrato la sua notevole caratura, prendendosi anche alcuni eccellenti assoli.
Una musica molto viva e coinvolgente, costruita da Zampini facendo accuratamente tesoro del proprio bagaglio d'esperienze formative e interpretata da musicisti tutti molto giovani e promettenti: un concerto ideale per una ripartenza di buon auspicio per il futuro. Non solo della musica.
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Instrument: Guitar
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