Home » Articoli » Album Review » Enzo Carpentieri Circular E-motion: Everywhere Is Here

Enzo Carpentieri Circular E-motion: Everywhere Is Here

By

Sign in to view read count
Enzo Carpentieri Circular E-motion: Everywhere Is Here
Batterista tra i più versatili del jazz italiano contemporaneo, Enzo Carpentieri è attivo professionalmente dalla metà degli anni ottanta. S'è fatto le ossa accanto a Urbani, Odorici, Atti e accompagnando svariati protagonisti mainstream ma ha dimostrato ottime doti anche in contesti più avanzati come il Lunar Quartet di John Tchicai, col pianista Greg Burk e il bassista Marc Abrams (Look to the Neutrino, ZeroZero Jazz).

Questo disco è il primo dove appare in un chiaro ruolo di leader e lo vede coinvolgere in un progetto di libera improvvisazione collettiva il cornettista Rob Mazurek, figura di punta del jazz statunitense più innovativo (Exploding Star Orchestra, The Chicago Underground Collective, Sao Paulo Underground) e nomi di rilievo della scena nazionale come i bassisti Stefano Senni e Danilo Gallo e il chitarrista Enrico Terragnoli.

Il percorso musicale è la risultante di un libero confronto tra la robusta sezione ritmica e la cornetta nel ruolo di principale protagonista anche se non mancano momenti di confronto per i soli contrabbassi ("Iki sui bassui") o tra questi, la batteria e le fantasiose alchimie elettriche di Terragnoli. È probabile che la scansione tematica sia stata parzialmente elaborata in post produzione (qualche brano s'interrompe bruscamente) ma la cosa non ci disturba affatto, anzi. L'elaborazione finale del progetto risulta variopinta e spesso avvincente, mantenendo alta la tensione espressiva con una trama imprevedibile che alterna climi vibranti ad altri aleatori, in cui Mazurek ricorda la profondità lirica di Bill Dixon.

Il disco inizia in modo quasi tradizionale con il brano "Everything Sara" diviso in due quadri diversi. Sopra un ritmo marcato la tromba delinea un bel tema per poi improvvisare sul magma sonoro creato da Carpentieri e Terragnoli mentre la seconda parte si snoda in un clima disteso, con sequenza iterata di quest'ultimo. I brani successivi sono più eterodossi ed evanescenti, con la musica che si snoda con una forte carica visionaria senza dimenticare il senso della costruzione logica. Particolarmente attrattivi sono i contrasti timbrici tra lo strumentismo ascetico di Mazurek e le atmosfere laceranti della ritmica con la capacità di sciogliere le matasse sonore in modo imprevedibile.

Track Listing

01. Everything Sara - 5:09; 02. You Don´t Like It? - 6:04; 03. Everything Flowers - 5:27; 04. Beauty Fool - 2:33; 05. Zen Zero - 5:32; 06. Bali Belly - 5:26; 07. Ik Sui Bassui - 2:45; 08. Fluxus - 1:57; 09. Kinesthesia - 2:52; 10. Wabi Sabi - 4:34; 11. Space Invaders - 5:02; 12. Plexus - 1:25; 13. C Mon - 4:13; 14. Transitory Perception - 6:33. Tutti i brani sono liberamente improvvisati.

Personnel

Rob Mazurek
trumpet

Rob Mazurek (cornetta); Stefano Senni (contrabbasso); Danilo Gallo (contrabbasso, basso elettrico, giocattoli, stylophone); Enrico Terragnoli (chitarra, banjo, armonica, maracas, podofono); Enzo Carpentieri (batteria, percussioni, gamelan).

Album information

Title: Everywhere Is Here | Year Released: 2012 | Record Label: Nu Bop


< Previous
L. A. Sessions

Next >
Trio Libero

Comments

Tags


For the Love of Jazz
Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who create it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

You Can Help
To expand our coverage even further and develop new means to foster jazz discovery and connectivity we need your help. You can become a sustaining member for a modest $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination will vastly improve your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

More

Popular

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.