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Quartetto Alborada: Ethos

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Quartetto Alborada: Ethos
In un periodo "grigio" come quello che stiamo passando, qualsiasi cosa che ci possa far star meglio è ben accetta, a partire dalla musica che sa farci dimenticare per un certo periodo i nostri problemi.

Ed ecco allora un buon antidoto con il nuovo disco del Quartetto Alborada, miscela sapiente di suoni dove tutto funziona a meraviglia grazie alla bravura dei musicisti del gruppo e ad alcuni ospiti del mondo del jazz.

Uno di questi è Paolo Fresu che, ancora una volta, accetta di buon grado di collaborare con il gruppo, a testimonianza di una sua naturale apertura anche verso il mondo classico e contemporaneo.

Il Quartetto, composto da Anton Berovski, Sonia Peana, Nico Ciricugno e Piero Salvatori, si è formato nel 1996 e ha fin dall'inizio basato il proprio repertorio sulla musica del Novecento, privilegiando alcuni autori dal tocco minimale, ma ha anche voluto suonare in simbiosi con il mondo della musica jazz come testimoniano, fra le altre, le collaborazioni con Eugenio Colombo, Michel Godard, Giancarlo Schiaffini, Enzo Favata, Stefano Battaglia e Paolo Fresu.

Inoltre, hanno realizzato diverse colonne sonore per il cinema, come "L'age d'or" di Bunuel e il film sulla vicenda della giornalista Ilaria Alpi dal titolo "Il più crudele dei giorni," con musiche dello stesso Fresu.

Quest'ultimo, nelle belle note di copertina, ci ricorda come "Ethos" è pura poesia, trasformata in musica, con le sue pause e i suoi silenzi. Un viaggio che inizia con "The Fifth Season," dove il suono del Quartetto sembra voler dirci: signori, si comincia, vogliamo con discrezione introdurvi in questo mondo incantato eppur reale, dove è solo la musica dell'anima che conta.

In questo cammino, la prima a raccogliere l'invito è Rita Marcotulli in un brano intitolato "Elettra's Magic Stick" scritto e cantato dalla stessa, molto intimo e sottolineato dal suo canto sussurrato e cristallino, accompagnata dal suo pianoforte e con gli archi di sottofondo.

La forza del gruppo di unirsi in simbiosi con i vari strumenti viene sottolineata in "Canto" scritto da Di Bonaventura, dove la sua fisarmonica si amalgama perfettamente con gli archi, ma anche gli effetti elettronici si sposano bene con l'ensemble, prova ne è "Quartetto n.2 tempo terzo".

In "Gitanes" è da sottolineare la performance di Maria Pia de Vito che ha scritto il testo su musica di Federico Mompou, in una sua personale visione su persone sempre in viaggio.

E, ancora, ci lasciamo accompagnare in questo viaggio con "Fratres," il brano più lungo a firma Arvo Part che si snoda in undici minuti da ascoltare in religioso silenzio, con la tromba di Fresu che profuma di storia antica.

Le quattro tracce dove il quartetto suona da solo rappresentano ognuna uno spaccato della sensibilità del gruppo, della loro esuberanza, ma anche della loro sensibilità. Un lavoro che sarà per molti una piacevole scoperta e per chi conosce già la formazione un ulteriore riconferma della loro bravura.

Track Listing

1. The Fifth Season - tempo I°(Jenkins) 3.02; 2. Elettra’s Magic Stick (Marcotulli) 3.11; 3. Canto (Di Bonaventura) 4.59; 4. Elektriko (Salvatori) 3.00; 5. Gitanes (Mompou) 5.47; 6. Quartetto n.2 - tempo III° (Nyman) - 4.12; 7. Fratres (A.Part) - 11.15; 8. Andante dal concerto per armonica (Villa Lobos) 7.43; 9. Veronica (Peana) 3.55; 10. Forever (Berovski) 4.54; 11). Le temp qui change (Salvatori) 4.33; 12. Fur Alina (A.Part) 7.20.

Personnel

Paolo Fresu
trumpet

Anton Berovski: violino; Sonia Peana: violino; Nico Ciricugno: viola; Piero Salvatori: violoncello; Paolo Fresu: tromba; Rita Marcotulli: piano, voce; Maria Pia De Vito: voce, elettronica; Daniele di Bonaventura: bandoneon; Angelo Adamo: chromatic harmonica; Cristian Orsini: elettronica.

Album information

Title: Ethos | Year Released: 2009

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