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Ekkehard Ehlers: Ekkehard Ehlers: A Life Without Fear
ByA Life Without Fear
Staugbold
(2006 - distr. Wide)
Valutazione: 4 stelle
Si è parlato molto negli ultimi mesi della particolare attenzione che alcuni artisti della scena elettronica più sperimentale hanno rivolto alle radici della musica nera americana, al country-blues dei primi decenni del secolo scorso, ai suoni scheletrici, cupi e polverosi, talvolta bizzarri che personaggi come Harry Smith o Alan Lomax hanno raccolto nelle loro antologie e nelle loro ricerche.
Rimandando chi fosse interessato ad approfondire l'argomento a un interessante excursus apparso sul mensile BlowUp nel numero di maggio 2006, ricco di contributi da parte dei musicisti stessi, la nostra attenzione va a uno dei lavori più rappresentativi di questo fascinoso connubio, il recente disco del tedesco Ekkehard Ehlers, A Life Without Fear.
Da sempre esploratore sonoro per il quale la memoria e la rielaborazione rivestono un ruolo centrale - ricordiamo i suoi omaggi a Robert Johnson o Albert Ayler nel riuscito Plays del 2002 - Ehlers ha lavorato a questo nuovo progetto - che ha anche all'origine una commissione per una coreografia di Christopher Winkler - attraverso diverse fasi: creando degli spunti compositivi, affidandone lo sviluppo ad alcuni musicisti [tra cui fondamentale risulta il chitarrista Joseph Saucy, ma troviamo anche la straordinaria tromba di Franz Hautzinger], innestando voci e campionamenti, field recordings e rielaborando poi elettronicamente il tutto in una complessa dialettica tra creazione e ridefinizione, tra peculiarità del gesto sonoro e essenzialità della materia.
Musicista di grande cultura e qualità riflessive, Ehlers si muove da una prospettiva conscia e "politica": l'appropriazione di una musica tradizionale, africana e poi americana, da parte di un artista europeo, non volendo cedere ad adesioni stilistiche o a un'attività di "prestito sonoro" per arricchire la tavolozza, diventa così un movimento consapevole verso punti apparentemente difficili da conciliare. L'elaborazione di una nuova estetica da un lato, l'attrazione centripeta verso lo scheletro, l'essenziale, il sentimento basilare di morte e di dolore nei confronti del mondo dall'altra.
C'è quindi il lamento dentro la musica di questo A Life Without Fear, la malinconia, l'ombra notturna di un'armonica, ma ci sono anche dilatazioni, squarci melodici di maggiore distensione, una splendida "ricostruzione" di "Misorodzi", brano per mbira dello Zimbabwe, l'emergere di brani tradizionali come l'iniziale "Ain't No Grave" o la meravigliosa "Strange Things", il delicato rincorrersi e sovrapporsi delle corde della chitarra in "Maria & Martha", brano da cui emerge un sentimento liquido e inquieto di religiosità.
Disco difficile da inquadrare e per questo motivo incredibilmente stimolante, anche quando apparentemente si sofferma su dettagli secondari, A Life Without Fear conferma il notevole talento di Ehlers e riesce a cogliere da antiche vibrazioni i frammenti di inafferrabili emozioni.
Elenco dei brani:
01. Ain't No Grave; 02. Frozen Absicht; 03. Strange Things; 04. A Second Fire; 05. Die Sorge Geht Über Den Fluss; 06. Nie Wieder Schnell Sagen; 07. Misorodzi; 08. Maria & Martha; 09. Meeresbeschimpfung; 10. O Death
Musicisti:
Ekkehard Ehlers (elettronica); Joseph Suchy (chitarra, balafon); Franz Hautzinger (tromba); Howard Katz Fireheart (voce, armonica); Bjorn Gottstein (viola)
Personnel
Album information
Title: Ekkehard Ehlers: A Life Without Fear | Year Released: 2006 | Record Label: Greatmoon MGM
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