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Jeremy Rose & Earshift Orchestra: Discordia
ByIl precedente Disruption! The Voice of Drums nasceva dalla riflessione sulle turbolenze politiche e ambientali degli ultimi anni, portando solidarietà alle comunità insulari della Micronesia minacciate dai mutamenti climatici. In questo Discordia torna a guidare la sua Earshift Orchestra in un percorso ambizioso, con la pretesa di svelare i pericoli della disinformazione nell'era tecnologica attuale.
«L'album esploradice Rosenavigando negli intricati labirinti della disinformazione e della conseguente discordia umana». Pur condividendo le sue intenzioni di fondo, ricordiamo che il dibattito filosofico degli ultimi tre secoli sull'asemanticità musicale ha chiarito che la musica è un codice puramente sintattico con segni "autoriflessivi, ambigui, polivalenti e vaghi" per usare le parole di Roman Jakobson. I concetti che Rose vuol trasmetterci sono dunque "imprigionati" nella specifica natura del linguaggio musicale e non hanno modo d'esprimersi semanticamente. Ascoltando l'album senza avere altre indicazioni non potremmo sospettare le intenzioni di Rose. Noi possiamo solo valutare la maestria e l'originalità della sintassi elaborata dall'autore che si conferma essere d'alto livello, per la personale ricchezza con cui sviluppa le orchestrazioni.
Jeremy Rose guida quest'orchestra dal 2016 e la sua etichetta Earshift Music è diventata la prima jazz label australiana. Dal 2006 il sassofonista ha fondato con Nick Garbett il gruppo The Vampires, e collaborato con i chitarristi Lionel Loueke e Kurt Rosenwinkel.
Il disco attuale alterna fervore ritmico (impressionante già dall'apertura la batterista coreana Chloe Kim) a momenti radiosi, in una sintassi aperta a soluzioni d'avanguardia. Rose sa muovere vibranti masse sonore, in percorsi ricchi di deflagrazioni timbriche e ritmi dalla metrica inconsueta ("Loudspeaker," "Vera Discordia part 2") ma più spesso abbiamo dinamiche leggere ("Floating Just Beyond Reach," "Unverified Persona," "Just For Laughs"), cantabili ("The Illusion Of Perfection") o swinganti ("Bring Back The Nineties").
I solisti più in vista sono il trombettista Thomas Avgenicos, il pianista Novak Manojlovic, la chitarrista Hilary Geddes e lo stesso Jeremy Rose al sax soprano e al clarinetto basso. Un disco di rilievo, che conferma il fervore creativo degli arrangiatori di nuova generazione.
Track Listing
Vera Discordia (part 1); Vera Discordia (part 2); Floating Just Beyond Reach; Loudspeaker; The Illusion of Perfection; Just for Laughs; Bring Back the Nineties; Unverified Persona; Echo Chamber.
Personnel
Jeremy Rose
saxophone, tenorJames Macaulay
tromboneJacob Parks
tromboneCailey Mei Soon
tromboneNick Barnard
trombone, bassThomas Avgenicos
trumpetSimon Ferenci
trumpetEllen Kirkwood
trumpetTessie Overmeyer
saxophoneHinano Fujisaki
saxophoneMichael Avgenicos
saxophone, tenorLachlan Hamilton
saxophoneNick Bowd
saxophoneNovak Manojlovic
pianoHilary Geddes
guitarJacques Emery
bass, acousticChloe Kim
drumsAdditional Instrumentation
James Powers: trumpet; Nick Bowd: baritone saxophone, bass clarinet; Novak Manojlovic: keyboards.
Album information
Title: Discordia | Year Released: 2024 | Record Label: Earshift Music
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Il disco attuale alterna fervore ritmico (impressionante già dall'apertura la batterista coreana {{m: Chloe Kim Thomas Avgenicos Novak Manojlovic Hilary Geddes
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