Nick Millevoi: Desertion

Nick Millevoi, giovane chitarrista e compositore di Filadelfia, ama sorprendere. Lo testimonia l'eterogeneità dei suoi progetti e delle sue collaborazioni, l'innata curiosità di esploratore di mondi sonori che lo portano a comporre per grandi ensemble come per piccoli gruppi di stampo rock. Chi avesse confidenza con Many Arms -il suo gruppo più stabile, una sorta di super trio free/punk/metal, cinque album pubblicati, due per la Tzadik di John Zorn, frequentazione ricorrente del nostro—all'ascolto di Desertion rimarrebbe, per l'appunto, spiazzato.

Perché Desertion è qualcosa che si colloca tra il Bill Frisell ruspante interprete della tradizione Americana e i Crazy Horse di Neil Young, musica delle praterie con echi rock e folk. "Desertation and the Arsonist's Match" è un lungo viaggio lisergico ricco di impasti timbrici e riverberi. "Just for a Moment, I Stood There in Silence" è una ballad stile West Coast nella quale ti aspetti comparire da un momento all'altro il David Crosby di If I Could Only Remember My Name. "Where They Do Their Capers" disegna paesaggi lunari con sonorità dilatate, leggere distorsioni e minimalismo psichedelico.

La band è da sogno.Jamie Saft è il tastierista che tutti vorrebbero al proprio fianco, stimolante in fase di accompagnamento, inventivo nelle sortite solistiche, sempre pronto a sostenere il sound d'insieme, geniale nell'uso degli effetti. Ches Smith è batterista eclettico come pochi, pertinente e propositivo in qualsiasi contesto, Johnny DeBlase è storico compagno di avventura del leader in Many Arms.

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