Angelo Olivieri: Caos Musique

Esce per Terre Sommerse [che già aveva pubblicato le precedenti opere di Olivieri, Oidé e Nadir] Caos Musique, disco dal titolo accattivante, certo, ma del tutto fuorviante in sede di analisi e ascolto. Di caotico, infatti, nell'ora scarsa di musica in scaletta c'è poco o nulla. Anzi, regnano l'ordine e la pulizia, l'essenzialità, compositiva ed esecutiva, il rigore, la chiarezza, d'intenti e ragioni. A guidare il dipanarsi della musica è la tromba, soffice e trattenuta, che ha spesso il compito di esporre le deliziose melodie uscite dalla penna dello stesso Olivieri: la suadente "Strange Attractor," ad esempio, la tenera "Bambini," cinquanta secondi d'incanto, o la fascinosa "The Stars and the Pilgrims," sorta di omaggio-chiasmo a Enrico Rava.

C'è poi il violoncello di Courtois, come al solito capace di struggenti sortite in punta d'archetto, l'intro a "Blueslike," vorticose improvvisazioni in pizzicato, "Intro for Jimi's Wings" [altro esplicito omaggio, ovviamente a Hendrix], e all'occorrenza impeccabile sostegno ritmico, "The Hero's Waltz" o l'accattivante "Strawberry Mambo," nella quale Olivieri si diverte a fare il Lester Bowie. D'altro canto, e non lo si scopre oggi, Courtois dispone di mezzi tecnici ed espressivi praticamente infiniti.

Concludendo, nonostante la musica tenda a sfilacciarsi in alcuni frangenti ("Short Briefing," ad esempio, sembra girare a vuoto, così come "Ending") e l'elettronica di Antonio Pulli sia relegata al ruolo di mero elemento decorativo, totalmente esclusa dalle dinamiche del quartetto (già, non invasiva, e proprio questo è il problema), il disco piace e convince. Sette più. Pardon, tre stelle e mezzo.

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