Home » Articoli » Album Review » Neil Ardley's New Jazz Orchestra: Camden '70

1

Neil Ardley's New Jazz Orchestra: Camden '70

By

Sign in to view read count
Neil Ardley's New Jazz Orchestra: Camden '70
Se la Dusk Fire avesse voluto speculare un po’ sulla pubblicazione di queste belle registrazioni dal vivo avrebbe usato il nome dei Colosseum come richiamo in copertina. E invece giustamente l’album viene accreditato alla New Jazz Orchestra di Neil Ardley, vero leader del progetto e animatore appassionato della scena jazzistica inglese fra la fine degli anni sessanta e l’inizio della decade successiva.

Le belle note di Dave Gelly contenute nel libretto del CD raccontano molto bene la genesi di questo album: i Colosseum avevano pubblicato nel 1969 l’ottimo album Valentyne Suite e in uno dei brani (“Butty’s Blues”) avevano utilizzato la New Jazz Orchestra di Neil Ardley, formazione nella quale molti di loro avevano militato, a cominciare dal leader Jon Hiseman.

Quando nell’estate del 1970 i Colosseum decisero di portare in tour la musica di quell’album, che stava riscuotendo un buon successo, pensarono di coinvolgere anche la formazione di Neil Ardley. Le registrazioni contenute in questo CD provengono dal concerto che si tenne al Jeanetta Cochrane Theatre di Londra durante il Camden Jazz Festival. Era il quinto concerto del tour e la band appare molto ben rodata, capace di passare da sezioni piene di potenza a momenti molto raffinati nei quali emerge una vena quasi pastorale tipica del jazz inglese per formazioni allargate di quel periodo (per esempio Mike Westbrook, Mike Gibbs e altri).

La presa del suono è piuttosto buona e l’unica evidente lacuna si manifesta nel brano “Rope Ladder to the Moon” (scritto da Jack Bruce, il bassista dei Cream che aveva militato anche nella orchestra di Ardley), dove la voce del chitarrista Clem Clempson appare lontanissima e sovrastata dagli strumenti dell’orchestra. Probabilmente il nastro era stato ricavato dal mixer centrale mentre alla voce era riservato un mixer dedicato. Non è una carenza molto grave, visto che la voce di Clempson non è particolarmente espressiva (in realtà il cantante vero dei Colosseum era Chris Farlowe, qui assente).

Se non consideriamo i primi quattro brani e l’ironica chiusura dedicata ad esplorare l'inno nzionale, ci troviamo di fronte ad una proposizione quasi integrale dal vivo dell’album Le Déjeuner sur l'Herbe che l’orchestra di Ardley aveva registrato nel 1968. Ci sono paio di cover (“Nardis” di Miles Davis e “Naima” di John Coltrane) ben inserite tra i brani originali scritti ed arrangiati da Ardley e la musica scorre via elegante e funzionale, piuttosto distante dal jazz-rock dei Colosseum che invece era emerso all’inizio del concerto. Jon Hiseman e Dick Heckstall-Smith appaiono perfettamente in grado di spostarsi da un mondo all’altro, mentre il chitarrista Clem Clempson sembra piuttosto spaesato. Tony Reeves e il tastierista Dave Greenslade non sono in particolare evidenza (l’assolo del bassista non è certamente da annoverare fra le sue cose più significative) ma in complesso l’orchestra emerge come strumento duttile e flessibile nelle capaci mani di Neil Ardley, un arrangiatore che ha saputo bene interpretare quel momento storico che segnò l’integrazione di musiche diverse e variegate personalità.

Track Listing

01.Stratusfunk; 02. Tanglewood; 03. Shades Of Blue; 04. Rope Ladder to the Moon; 05. Dusk Fire; 06. Naima; 07. Nardis; 08. Sturdy; 09. Rebirth; 10. Ballad; 11. Le Dejeuner sur L'Herbe; 12. National Anthem & Tango.

Personnel

Mike Davis
cornet

Nigel Carter, Mike Davis, Henry Lowther, Harry Beckett (trombe e flicorni); Derek Wadsworth, Robin Gardner, Mike Gibbs (tromboni); Dick Hart (tuba); Dick Heckstall-Smith, Dave Gelly, Jimmy Philip, Barbara Thompson (sax, clarinetti e flauti); Frank Jellett (vibrafono, percussioni); Dave Greenslade (organo e piano elettrico); Clem Clempson (chitarra); Tony Reeves (basso); Jon Hiseman (batteria); Neil Ardley (direzione).

Album information

Title: Camden '70 | Year Released: 2008 | Record Label: Dusk Fire


< Previous
Certified Organic

Comments

Tags


For the Love of Jazz
Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who create it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

You Can Help
To expand our coverage even further and develop new means to foster jazz discovery and connectivity we need your help. You can become a sustaining member for a modest $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination will vastly improve your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

More

Shadow
Lizz Wright
Caught In My Own Trap
Kirke Karja / Étienne Renard / Ludwig Wandinger
Horizon Scanners
Jim Baker / Steve Hunt / Jakob Heinemann

Popular

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.