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Giorgio Pacorig, Massimo De Mattia: Blue Fire
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Frutto di una improvvisazione dal vivo tenutasi a Monfalcone nel dicembre del 2015 e registrata da Iztok Zupan per la Klopotec, interessante etichetta che si sta attivamente dedicando alla documentazione della musica improvvisata a cavallo tra Slovenia e Italia, Blue Fire presenta senza soluzione di continuità -cioè in una sola traccia -la creazione istantanea di due maestri dell'improvvisazione dal grande affiatamento, quali sono Giorgio Pacorig e Massimo De Mattia.
Si tratta di un tipico lavoro di voci che dialogano e suoni che si intrecciano, lineare e immediato quanto può esserlo una libera improvvisazione, arricchita inoltre da "preparazioni" del piano in diretta e l'intervento della melodica verso la mezz'ora di performance. Ma non c'è mai nulla di criptico o virtuosistico: al centro della scena campeggiano sempre il discorso narrativo e la comunicazione drammaturgica, che sono quanto permette alla musica, pur nella sua istantaneità, di conservare una fortissima coerenza e, di conseguenza, una grande fruibilità.
Difficile, come sempre in questi casi, offrire indicazioni descrittive, se non dicendo che De Mattia mette senza dispendio in gioco molte delle sue ampie possibilità espressive, in particolare offrendo al centro della performance una meditazione -parte in assolo, parte accompagnato -tanto intimamente soffusa, quanto drammaticamente tesa, mentre Pacorig mostra una volta di più le sue grandi doti pianistiche (si ascolti il reingresso attorno al ventesimo minuto, ricco di invenzioni sonore), talvolta dimenticate a causa dal suo prevalente uso di Hammond e Fender Rhodes.
Disco imperdibile per gli amanti dell'improvvisazione radicale, ma caldamente consigliabile anche a ogni ascoltatore attento.
Si tratta di un tipico lavoro di voci che dialogano e suoni che si intrecciano, lineare e immediato quanto può esserlo una libera improvvisazione, arricchita inoltre da "preparazioni" del piano in diretta e l'intervento della melodica verso la mezz'ora di performance. Ma non c'è mai nulla di criptico o virtuosistico: al centro della scena campeggiano sempre il discorso narrativo e la comunicazione drammaturgica, che sono quanto permette alla musica, pur nella sua istantaneità, di conservare una fortissima coerenza e, di conseguenza, una grande fruibilità.
Difficile, come sempre in questi casi, offrire indicazioni descrittive, se non dicendo che De Mattia mette senza dispendio in gioco molte delle sue ampie possibilità espressive, in particolare offrendo al centro della performance una meditazione -parte in assolo, parte accompagnato -tanto intimamente soffusa, quanto drammaticamente tesa, mentre Pacorig mostra una volta di più le sue grandi doti pianistiche (si ascolti il reingresso attorno al ventesimo minuto, ricco di invenzioni sonore), talvolta dimenticate a causa dal suo prevalente uso di Hammond e Fender Rhodes.
Disco imperdibile per gli amanti dell'improvvisazione radicale, ma caldamente consigliabile anche a ogni ascoltatore attento.
Track Listing
Blue Fire
Personnel
Giorgio Pacorig
pianoGiorgio Pacorig: piano, melodica, objects; Massimo De Mattia: flute.
Album information
Title: Blue Fire | Year Released: 2017 | Record Label: Klopotec
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Giorgio Pacorig - Massimo De Mattia
CD/LP/Track Review
Neri Pollastri
Blue Fire
Klopotec
Giorgio Pacorig