Home » Articoli » Live Review » Andrea Centazzo: Animae Mundi a Budrio

Andrea Centazzo: Animae Mundi a Budrio

By

Sign in to view read count
Andrea Centazzo: Animae Mundi
Torri dell'acqua
Budrio (BO)
08.11. 2023

Periodicamente, anche se meno spesso di quanto sarebbe auspicabile, Andrea Centazzo riappare sui palcoscenici italiani. Dopo averlo ascoltato l'ultima volta nel 2018 ad AngelicA Festival, mi è sembrato quindi imperdibile questo appuntamento in provincia di Bologna, curato da Area Zerouno, che ha presentato in prima assoluta Animae Mundi, concerto per percussioni, sampling, tastiere e video.

A cominciare dalla metà degli anni Ottanta, più o meno da quando il compositore e percussionista friulano ha deciso di trasferirsi a Los Angeles, il suo lavoro si è concentrato spesso su specifici progetti multimediali, connettendo la musica con aspetti visivi correlati.

L'intento di Animae Mundi è quello di affrontare da un punto di vista artistico i problemi causati dal cambiamento climatico conseguente all'indiscriminata espansione produttiva nell'epoca antropocentrica che stiamo vivendo; problemi globali, tanto drammatici e ineludibili quanto senza una reale soluzione immediata.

Come sostenuto dall'autore, nella struttura della performance la musica viene prima delle immagini sullo schermo, nel senso che, a differenza di quanto di solito avviene, è il flusso incalzante del filmato, da lui curato e preordinato in tutto e per tutto, a commentare un percorso sonoro ben concepito e finalizzato, ma che viene costruito in diretta assemblando suoni campionati e azione percussiva. Sta di fatto che per il pubblico l'istantanea percezione audio-visiva di Animae Mundi, che presenta un'organica parabola dinamica e narrativa, risulta sinergica, inscindibile e avvincente. Folgoranti le battute iniziali in cui a un poderoso incipit percussivo fa riscontro l'inesorabile disfacimento dei ghiacciai artici, non più incontaminati. Si passa successivamente a foreste rese scheletriche dalle piogge acide, a riprese del travolgente tsunami giapponese del 2011, a sterminati pozzi petroliferi e raffinerie attive all'interno di Los Angeles, non lontano dall'abitazione dello stesso Centazzo, fino ad arrivare alla sequenza finale che stratifica immagini diverse in frenetico movimento, per sfociare in incendi di enorme vastità e forza distruttiva.

Quanto al contesto musicale, esso viene creato da Centazzo azionando una tastiera che permette di combinare suoni campionati di ogni tipo: un frammento di un canto corale tratto da Krzysztof Penderecki, canti popolari registrati sul campo, rumori di attività industriali, sequenze percussive, i più svariati rumori della natura, dal canto degli uccelli alle varie manifestazioni dell'acqua... Queste fonti sonore vengono sovrapposte, distorte, filtrate, sottoposte a loop, accordate nella tonalità e soprattutto vengono integrate dalla fisicità materica delle percussioni, suonate con impeto dal performer su un mirato apparato di strumenti utilizzando prevalentemente le mazze da timpani.

Nel complesso della partitura riaffiorano ovviamente idee e forme del suo passato, non tanto con il compiacimento dell'auto-citazione, ma rinvigorite in quanto finalizzate alla scabrosità dell'argomento trattato; nelle varie possibilità espressive compaiono anche trame minimaliste, ma rese drammatiche e invadenti anziché estatiche e consolatorie. Analogamente, verso la metà di questo viaggio narrativo di 70 minuti, non manca un'area in cui il rapporto fra uomo e natura sembra paritario e pacificato, tuttora sostenibile. Ecco quindi che al posto di quelle drammatiche, si sostituiscono immagini di una natura serena e incontaminata, fiori, animali, ma anche statue e parchi della tradizione buddista, le sinuose movenze di una danzatrice balinese...; eppure il messaggio musicale rimane sempre concreto e determinato, quasi in allerta, per volgere ben presto verso i toni più sostenuti, scontrosi e travolgenti quando ricompaiono le situazioni tragiche che ricorrono sempre più spesso in ogni angolo del mondo.

Animae Mundi rappresenta un lavoro di grande impegno ecologico, una denuncia dello stato delle cose che ci tocca tutti e di fronte al quale ci sentiamo impotenti. Non possiamo tuttavia guardare al futuro senza un barlume di speranza, rimanendo in balia di un atteggiamento di disperante immobilismo. In questa direzione sembra muoversi il settantacinquenne compositore con la sua nuova fatica, che ovviamente non si prefigge di prospettare soluzioni concrete ai problemi, in quanto non è questa la funzione degli artisti. Come in altre occasioni ho ritrovato un Centazzo estremamente motivato, dalle idee chiare, creativo e incisivo nella sua azione progettuale, oltre che in una forma fisica invidiabile come performer.

Comments

Tags

Concerts


For the Love of Jazz
Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who create it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

You Can Help
To expand our coverage even further and develop new means to foster jazz discovery and connectivity we need your help. You can become a sustaining member for a modest $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination will vastly improve your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

Near

More

Popular

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.