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Alexis Cuadrado: A Lorca Soundscape
ByCuadrado, egli stesso spagnolo "sbarcato" negli Stati Uniti (e proprio a New York), ha dichiarato di essersi rivisto nell'esperienza di artista che varca l'oceano verso il paese delle opportunità e di avere una passione personale per un certo tipo di "poesia sociale". Rileggendo Lorca a posteriori, molti anni dopo la scuola, Alexis ha affermato di avervi ritrovato spunti attualissimi (difficile non pensare, infatti, alla recente crisi economica e ai movimenti Occupy), individuando una sorta di parallelo spazio-temporale-culturale tra l'America descritta da Lorca e la sua Spagna e la sua America. Progetto finanziato nel contesto di Chamber Music America's 2011 New Jazz Works (con il patrocinio della Doris Duke Charitable Foundation), questo A Lorca Soundscape offre sette brani di raffinata bellezza, dove confluiscono gli studi jazz e sul folk iberico (tracce evidenti nel precedente Noneto Iberico) di un Cuadrado particolarmente ispirato, soprattutto considerando che è alla prima prova di compositore "per voce".
Ecco quindi che il panoroma (in inglese landscape) cieco di Lorca (verso e poesia tra le più celebri della raccolta), diventa nelle belle mani da contrabbasso di Cuadrado un panorama musicale, appunto, un soundascape: ed in effetti, quello che l'autore costruisce è esattamente uno sfondo sapiente di immagini sonore, arrangiamenti, eleganti armonizzazioni, giochi dialettici voce e strumento.
Suggestioni spagnole importanti, con il flamenco che va e viene con leggiadria, aprendo a sonorità africane, per poi tornare a bolero e a scelte armoniche jazz tradizionali (gli assoli le melodie spesso in controtempo, le introduzioni "importanti," i duetti, aperture e intermezzi musicali piuttosto lunghi). Se in "Vuelta di paseo" è l'assolo di sax a dominare la scena, in "Asesinato" la canzone viene emozionalmente mossa dall'intro di contrabbasso del leader, che ci ricorda quanto sia bello questo strumento, e quale carattere forte e sublime abbia da solista.
In "Norma Y Paraiso/El Rei de Harlem" (che nasce dall'unione di due poesie) Cuadrado sceglie formule jazz più scontate, senza rinunciare però ad un quid etnico che segue come una seconda pelle i versi irregolari di Lorca. Per "Danza de la muerte," andando controcorrente rispetto al carattere tragico dei versi, Cuadrado apre con scelte ritmiche ritmicamente più spinte, quasi vivaci, che culminano con un suggestivo scambio voce/sax, mentre in "La Aurora" l'ispirazione viene dal flamenco, e l'autore si diverte parecchio arrovellando l'ascoltatore con continui passaggi tra tempi ternari e binari. Chiude il disco un valzer-ninnananna "Vals en las Ramas" dove, a detta di Cuadrado, è stata proprio la natura ritmica ternaria della poesia ad ispirare la composizione musicale.
Questo connubio musica-poesia, così frequente nel caso della canzone d'autore (pensiamo ai francesi, inventori di una e vera propria tradizione della quale gli esempi sono moltissimi, da Ferré, a Ferrat, a Brassens) sta seducendo sempre di più anche i jazzisti puri (pensiamo al il recente For Langston di Ken Hatfield, ad esempio), forse perché il jazz offre una versatilità e una ricchezza armonica che esce vincente su terreni difficili, come appunto la poesia di Lorca (sarebbe difficile "incapsulare" la metrica libertaria del grande poeta in un genere meno versatile, senza scegliere soluzioni banalmente inadatte).
Concludendo, un felice esperimento musicale che coglie e valorizza il sentire tormentato di Lorca: solitudine, malinconia, sensualità, languore latino, la forza espressiva di immagine nette, surreali ma anche crudeli, essenza di uno sguardo al contempo romantico e realista (non a caso era Harlem, il quartiere newyorkese favorito di Lorca...).
Suonano con Alexis Cuadrado la vocalist cilena Claudia Acuna (che mostra doti di carattere su pezzi non facili e di non immediate acchito, abile nel valorizzare le melodie con un timbro pulito e sensuale, suprattutto nelle "pastose" note basse), il sassofonista portoricano Miguel Zenon, il pianista francese d'adozione Dan Tepfer, il batterista americano Mark Ferber e Gilmar Gomes alle percussioni.
Chiudiamo con una chicca per gli appassionati di canzone d'autore: forse quacuno ricorderà che nel 1986, a 50 anni dalla scomparsa di Lorca, il poeta venne omaggiato da un'etichetta olandese con l'LP Poets in New York, a cui parteciparono da tutto il mondo artisti del calibro di Leonard Cohen e Paco De Lucia (e in cui l'unico italiano era Angelo Branduardi con il Brano "Il Grido," traduzione di Carlo Bo). Non sappiamo se Cuadrado conosca questo "precedente," ma è bello pensare che in qualche modo ne riprende le fila: per non dimenticare, per la consapevolezza di quanto sia talvolta dolce e amaro il riflesso del passato nel mondo di oggi. E meno male che in mezzo c'è la musica, o come direbbe Paolo Conte, l'incantesimo sublime.
Track Listing
Vuelta De Paseo; Norma Y Paraiso - El Rey De Harlem; Asesinato (Dos Voces De Madrugada En Riverside Drive); Danza De La Muerte; La Aurora; New York (Oficina Y Denuncia); Vals En Las Ramas.
Personnel
Alexis Cuadrado
bassAlexis Cuadrado: bass, bombo leguero (1, 4), cajon, palmas, background vocals (1); Claudia Acuna: vocals; Miguel Zenon: alto saxophone; Dan Tepfer: piano; Mark Ferber: drums; Gilmar Gomes: congas (3), djembe, bells, rebolo, pandeiro (4).
Album information
Title: A Lorca Soundscape | Year Released: 2013 | Record Label: Sunnyside Records
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