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Tim Hagans - NDR Big Band: A Conversation
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Il trombettista Tim Hagans collabora da un ventennio con la NDR Big Band, distinguendosi non solo in veste di solista ma anche come compositore, orchestratore e direttore d'orchestra. In questo quarto album con l'ensemble di Amburgo presenta il suo lavoro più ambizioso, sperimentando nuove strutture orchestrali in perfetto equilibrio tra modelli tradizionali e libere esplorazioni della forma.
L'aspetto più innovativo consiste nella scelta di alterare la classica configurazione della big band in sezioni strumentali a favore di alcuni mini-ensemble intra orchestrali. Per intenderci l'Ensemble n. 1 comprende due ance, tre trombe e un trombone; l'Ensemble n. 2 consiste di due ance, tromba e trombone; l'Ensemble n. 3 di una tromba due tromboni e un'ancia; l'Ensemble n. 4 raggruppa l'intera sezione ritmica con il pianoforte. Ne esce un percorso talvolta astratto, con sperimentazioni dinamiche e timbriche, ma il risultato non è affatto macchinoso o stancante: la ritmica è spesso danzante (con accenti latini) e i solisti (tra cui lo stesso leader) hanno modo di offrire appassionanti apporti individuali. Le cinque lunghe composizioni di Hagans sono ricche di svolte e accadimenti inattesi, con quadri musicali diversi e una ricerca timbrica particolarmente sofisticata, che assume anche tratti d'astratto camerismo.
Ma, come abbiamo detto, il risultato è jazzisticamente pregnante, al di là della classica divisione in sezioni contrapposte. In ognuno dei cinque movimenti alla libera ricerca dinamica e timbrica si aggiungono assoli d'impronta mainstream. Il secondo movimento è forse il più sperimentalecon lenti e solenni collettivi in relazione a liberi confronti freema non esclude un lungo (anche radioso) intervento del sassofonista Daniel Buch seguito da vibranti unisoni collettivi e un assolo in rubato del bassista Ingmar Heller. L'episodio più tradizionalmente evocativo è il quinto, con un lirico assolo di tromba sordinata di Hagans seguito dall'esuberante trombone di Klaus Heidenreich. Altri esemplari interventi vengono dal pianista Vladyslav Sendecki e dal flautista Fiete Felsch.
Una visione complessa di fare musica per ampio organico che nasce dalle fruttuose esperienze di Hagans in questo campo: come sideman con Thad Jones, Stan Kenton, Woody Herman e Maria Schneider e nei 15 anni di leadership della svedese Norrbotten Big Band. Un lavoro tanto ricercato quanto ricco di tensione. Tra i migliori dischi orchestrali degli ultimi anni.
Album della settimana.
L'aspetto più innovativo consiste nella scelta di alterare la classica configurazione della big band in sezioni strumentali a favore di alcuni mini-ensemble intra orchestrali. Per intenderci l'Ensemble n. 1 comprende due ance, tre trombe e un trombone; l'Ensemble n. 2 consiste di due ance, tromba e trombone; l'Ensemble n. 3 di una tromba due tromboni e un'ancia; l'Ensemble n. 4 raggruppa l'intera sezione ritmica con il pianoforte. Ne esce un percorso talvolta astratto, con sperimentazioni dinamiche e timbriche, ma il risultato non è affatto macchinoso o stancante: la ritmica è spesso danzante (con accenti latini) e i solisti (tra cui lo stesso leader) hanno modo di offrire appassionanti apporti individuali. Le cinque lunghe composizioni di Hagans sono ricche di svolte e accadimenti inattesi, con quadri musicali diversi e una ricerca timbrica particolarmente sofisticata, che assume anche tratti d'astratto camerismo.
Ma, come abbiamo detto, il risultato è jazzisticamente pregnante, al di là della classica divisione in sezioni contrapposte. In ognuno dei cinque movimenti alla libera ricerca dinamica e timbrica si aggiungono assoli d'impronta mainstream. Il secondo movimento è forse il più sperimentalecon lenti e solenni collettivi in relazione a liberi confronti freema non esclude un lungo (anche radioso) intervento del sassofonista Daniel Buch seguito da vibranti unisoni collettivi e un assolo in rubato del bassista Ingmar Heller. L'episodio più tradizionalmente evocativo è il quinto, con un lirico assolo di tromba sordinata di Hagans seguito dall'esuberante trombone di Klaus Heidenreich. Altri esemplari interventi vengono dal pianista Vladyslav Sendecki e dal flautista Fiete Felsch.
Una visione complessa di fare musica per ampio organico che nasce dalle fruttuose esperienze di Hagans in questo campo: come sideman con Thad Jones, Stan Kenton, Woody Herman e Maria Schneider e nei 15 anni di leadership della svedese Norrbotten Big Band. Un lavoro tanto ricercato quanto ricco di tensione. Tra i migliori dischi orchestrali degli ultimi anni.
Album della settimana.
Track Listing
Conversation - Parts 1-5
Personnel
Tim Hagans
trumpetFiete Felsch
saxophoneFrank Delle
saxophone, tenorPeter Bolte
saxophone, altoDaniel Buch
saxophoneChristof Lauer
saxophoneIngolf Burkhardt
trumpetClause Stotter
trumpetStephan Meinberg
trumpetThorsten Benkenstein
trumpetKlaus Heidenreich
tromboneDan Gottshall
tromboneStefan Lottermann
tromboneIngo Lahme
tromboneVladyslav Sendecki
pianoEd Harris
guitarIngmar Heller
bass, acousticMarcio Doctor
percussionJukkis Uotila
percussionThe NDR Big Band
band / ensemble / orchestraAlbum information
Title: A Conversation | Year Released: 2021 | Record Label: Waiting Moon Records
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Tags
Tim Hagans - NDR Big Band
Album Review
Angelo Leonardi
A Conversation
Self Produced
Tim Hagans
Daniel Buch
Ingmar Heller
Klaus Heidenreich
Vladyslav Sendecki
Fiete Felsch
Thad Jones
Stan Kenton
Woody Herman
Maria Schneider