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Octurn: 21 Emanations
ByLa loro musica è modernissima ed è l’equivalente europeo più compiuto degli sforzi che oltreoceano sta portando avanti Steve Coleman e il suo gruppo di adepti che si ritrovano sotto alla sigla M-Base. Eppure in filigrana continuiamo a sentire in questi Octurn una sensibilità quasi medioevale, come se questo gruppo fosse il fiore all’occhiello di un’abbazia prestigiosa, specializzata nel fare musica d’insieme.
Le voci dei fiati in particolare sono il punto di forza degli arrangiamenti e non è certo un caso che tutte le composizioni arrivino dal leader del gruppo, il sax baritono Bo Van Der Werf, capace di grandissima sensibilità per le giustapposizioni non solo delle altezze ma anche delle tessiture timbriche. Le tastiere sono sempre ben inserite e riescono a dare il giusto impulso alla ritmica, la chitarra di Pierre Van Dormael è spesso nascosta nelle parti dell’ensemble (che sono la cifra costitutiva di questo album e del gruppo) ma non si fa mancare escursioni sempre ben calibrate. In particolare evidenza è il flauto dell’ospite Magic Malik.
I due bassi e la batteria sono sempre al passo, privilegiando spesso situazioni scure dove la musica si addensa e sbuffa le sue tossine, per poi venire fuori con un guizzo, saettante nell’aria frizzante di alta montagna. Il titolo dell’album fa riferimento a pratiche buddiste e anche i singoli brani continuano in questa direzione, con la suite in quattro parti intitolata ad una delle montagne più alte dell’Asia, il Kanchenjunga, che troviamo immortalato, con varie illuminazioni, anche nelle tre doppie pagine del libretto.
La bella confezione, bianca come la neve, contiene un secondo CD che vede alcuni brani del disco principale rielaborati con l’ausilio dell’elettronica da Dré Pallemaerts. Sono 55 minuti di riflessioni multicolorate nelle quali la musica si fa ancora più circolare, procedendo per involuzioni che si specchiano più dentro l’anima anziché andare a guardare fuori dalla porta. Quando serve la ritmica viene messa in primo piano e la musica diventa la perfetta colonna sonora per un balletto in alta quota sul tetto del mondo. Portatevi le bombole dell’ossigeno.
Track Listing
CD 1 (21 Emanations): 01. Green Tara; 02. Growth(Coda); 03. Kanchenjunga Part 1: Main; 04. Kanchenjunga Part 2: West; 05. Kanchenjunga Part 3: Central; 06. Kanchenjunga Part 4: South; 07. White Tara; 08. 21 Emanations; 09. Presence; 10. Calcutta. CD2 (21 Emanations Remix) 01. Roots; 02. 21 Emanations; 03. Orange; 04. Growth; 05. Hogon. - Composizioni di Bo Van Der Werf; Remix di Dré Pallemaerts
Personnel
Laurent Blondiau
trumpetLaurent Blondiau (tromba, flicorno); Magic Malik (flauto, voce); Guillaume Orti (sax alto); Bo Van Der Werf (sax baritono); Fabian Fiorini (piano, tastiere); Jozef Dumoulin (piano elettrico Fender Rhodes, piano); Pierre Van Dormael (chitarra); Jean-Luc Lehr (basso); Otti Van Der Werf (basso); Chander Sardjoe (batteria, thavil); Dré Pallemaerts (elettronica)
Album information
Title: 21 Emanations | Year Released: 2006 | Record Label: Yolk Records
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About Laurent Blondiau
Instrument: Trumpet
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