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10 CD nel CD-Player di... Daniele Cavallanti
ByGruppo stellare che all'epoca non ebbe grande fortuna (dopo l'unica esibizione negli Stati Uniti, una settimana al Village Vanguard, fu stroncato dalla critica...) e che mi è sempre piaciuto, al pari del quartetto americano di Jarrett. Questo concerto di Tokyo conferma in pieno la grande espressività del gruppo. Registrazione superba!
02. Lee Konitz - Brad Mehldau - Charlie Haden - Paul Motian - Live at Birdland (ECM - 2011).
Un set catturato dal vivo, forse alla lunga un po' "noioso," ma che mostra grandissimi musicisti in un raffinatissimo interplay.
03. Michael Brecker - The Nearness of you /The Ballad Book (Verve - 2001).
Non ero, negli anni '80/'90, un particolare estimatore di Michael Brecker, anche se ovviamente ero assolutamente consapevole della sua incredibile maestria e virtuosismo; ma i suoi ultimi lavori, soprattutto, hanno mostrato che la sua padronanza strumentale e musicale erano sempre più al servizio di un mondo il cui peso specifico artistico ed espressivo era fuori discussione. Un grandissimo artista e stilista.
04. Elton Dean's Ninsense - The 100 Club Concert (Reel Recordings - 2012).
Un live (tra l'altro registrato da Riccardo Bergerone, vecchio amico oltre che manager storico dal 1992 al 2002 della Italian Instabile Orchestra) che cattura l'incredibile vitalità della scena inglese degli anni '70. Un gruppo, questo guidato da Elton Dean, che raccoglie alcuni dei musicisti più importanti di quella scena come Alan Skidmore, Nick Evans, Radu Malfatti, Marc Charig, Keith Tippett, Harry Miller e Louis Moholo. Risentito oggi ci sono, a mio avviso, delle ingenuità, ma di grande interesse storico.
05. Charlie Haden Liberation Music Orchestra - Not in Our Name (Verve - 2005).
Dal primo disco storico del 1969 la Liberation Music Orchestra di Charlie Haden (e Carla Bley) ha sempre avuto un grande impatto su di me, sia musicale che emotivo. Anche quest'ultima versione dell'Orchestra presente in questo disco del 2005 non fa eccezione; grazie agli arrangiamenti della Bley, la statura dei musicisti coinvolti e, last but not least, le motivazioni di fondo che hanno sempre caratterizzato la musica e l'impegno di un grandissimo artista come Charlie Haden.
06. Wayne Shorter - Ju Ju (Blue Note - 1964).
Che dire di Wayne Shorter e di questi suoi dischi storici per la Blue Note! Un grandissimo musicista e compositore (ancora oggi a 80 anni forse il musicista più interessante e innovativo in circolazione!) In questo disco suona praticamente con la ritmica del quartetto classico di Trane, praticamente nello stesso periodo, mostrando una approccio del tutto personale, non "coltraniano".
07. Wayne Shorter - Speak No Evil - (Blue Note -1964).
Ribadisco quanto appena detto.
08. John Coltrane - Live at the Half Note 1965 (Impulse! - 2005).
Questo doppio CD inedito pubblicato nel 2005 mostra tutta la potenza che il "classic quartet" di Trane aveva dal vivo. Credo si tratti dell'ultima esibizione di questo gruppo in un club dove, sembra, Coltrane amava particolarmente suonare. Come tutta la musica di Trane, incredible!
09. John Coltrane - Live at the Village Vanguard Again! (Impulse! - 1966).
L'ultimo gruppo di Trane catturato dal vivo al Village Vanguard. Anche qui, che dire...
10. Hossein Omoumi (Ney)/Madjid Khaladj (tombak) - Iran : Persian Classical Music (Al Sur - 1995).
Fin dai tempi in cui suonavo con Aktuala (primi anni settanta) ho sempre ascoltato musiche dal mondo. In particolare tutta la musica medio orientale tocca in profondità qualcosa dentro di me. Questo disco, come altri di musica persiana, turca, il Qawali pachistano, mi emoziona per la sua fortissima carica evocativa e spirituale.
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