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Matt Mitchell: Vista Accumulation
ByPredominano una decisa componente cameristica incarnata soprattutto dal clarinetto di Chris Speed -memore del Jimmy Giuffre più sperimentale -ed un'atmosfera contigua a certa musica contemporanea, dove prevalgono gli indizi e le allusioni piuttosto che la narrazione. Ma è musica tutt'altro che statica, sottoposta a continue sollecitazioni, dall'andamento quasi mai lineare e dalle traiettorie imprevedibili. L'improvvisazione manipola gli elementi attraverso un processo minimalista, poco incline all'esuberanza espressiva ma più portata ad una geometrica precisione, di contro una palpabile tensione a volte quasi insostenibile rende la musica vibrante ben al di là delle apparenze.
Se i primi sette brani formano una vera e propria suite con un classico alternarsi di climax, di snodi, di gangli nevralgici, l'ottavo è una sorta di sfogo liberatorio dalla compostezza e dalla tensione accumulata. I musicisti mollano le briglie, l'improvvisazione assume contorni più tipicamente jazzistici, le quattro voci si rincorrono in un gioco di potenza e passionalità.
Gran disco.
Track Listing
CD 1:
Select Your Existence; All the Elasticity; Numb Trudge; ‘twouldn’t’ve.
CD 2:
Utensil Strength; Wearing the Wig of Atrophy; Hyper Pathos; The Damaged Center.
Personnel
Matt Mitchell
pianoMatt Mitchell: piano; Chris Speed: sax tenore, clarinetto; Christopher Tordini: contrabbasso; Dan Weiss: batteria.
Album information
Title: Vista Accumulation | Year Released: 2016 | Record Label: Pi Recordings
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