Zeno Gabaglio: UNO

Esempio delle atmosfere reiterate sino all’ossessione è “Sedicente”, una delle tracce più lunghe, interamente composta da una breve frase ripetuta per tutti i nove minuti dal violoncello, sia in acustico, sia filtrato elettronicamente, con effetto talora di sviluppo, talaltra di dialogo, globalmente di onirica drammaticità. Netto il contrasto con la successiva “Di legno”, nel quale il violoncello suona interamente in acustico, o con le tre tracce “ispirate” dalla medesima figura e costruite sulla medesima frase - “Chiara”, “Claire” e “Clara” - ma rielaborate in modi diversissimi tra loro.

La cifra del CD - che, dice il booklet, è Uno perché la musica “è nata da un solo strumento, in un solo momento performativo e nell’unità estemporanea di gesto ideativo e gesto esecutivo” - è l’improvvisazione contemporanea, basata sulla ricerca di una marcata originalità espressiva del solo strumento impiegato - sebbene siano in realtà due, il violoncello acustico e quello elettrico.

I risultati (tenuto presente che si tratta di un’opera prima) sono interessanti: sorpresa, varietà dei suoni, atmosfera. Difetto prevalente: una certa monotematicità, accentuata da un frequente, insistita astrattezza. Ma questa, a seconda dei gusti, può anche esser considerata una qualità.

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