Matt Mayhall: Tropes

Tropes. Una meravigliosa avventura sonora. Nonché album di debutto del batterista, multistrumentista e compositore losangelino Matt Mayhall. Nome forse ai più sconosciuto ma con un lasciapassare che parla da solo, batterista nelle ultime sedute di registrazione di Charlie Haden! Anche se l'esperienza che marca decisamente la formazione musicale è quella negli Spain gruppo che miscela rock, jazz, country, folk, blues e slowcore, capitanato guarda caso da Josh Haden figlio del grande Charlie.

Ma torniamo a Tropes, album notturno nel quale una sorta di immobilità di fondo, di malinconia latente, di minimalismo strumentale sono continuamente illuminati dalle invenzioni dei musicisti, dalla loro abilità nel trasformare pochi e semplici elementi in ricchezza espressiva dal grande impatto emotivo.

La chitarra di Jeff Parker è allo stesso tempo delicata e misteriosa, melodicamente accattivante e timbricamente unica. Il basso elettrico di Paul Bryan invia impulsi liquidi e ricchi di groove, e il leader si serve di percussioni e tastiere come una sorta di plancia di comando dalla quale inviare giuste le coordinate.

Il sax di Chris Speed e le tastiere di Jeff Babko presenti in alcuni brani aggiungono ulteriori brividi all'ascolto di un album che si chiude con tre minuti di grande delicatezza e poesia sulle note sorprendenti di un solitario Mayhall al pianoforte.

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