Home » Articoli » Album Review » Gabriele Mitelli: Three Tsuru Origami

Gabriele Mitelli: Three Tsuru Origami

By

Sign in to view read count
Gabriele Mitelli: Three Tsuru Origami
Nuovo progetto originale di Gabriele Mitelli, in trio con una epica ritmica inglese —John Edwards e Mark Sanders hanno lavorato assieme con personalità come Evan Parker o Veryan Weston —, ispirato e dedicato idealmente ai volatili e alle loro migrazioni, ricco di riferimenti alle stagioni più libere e aperte della musica jazz.

Il disco è incastonato tra due emblematici omaggi: il primo è "New One," del sassofonista sudafricano Sean Bergin, protagonista prima della stagione della diaspora degli artisti del suo paese, poi del free europeo, un temino reiterato e coinvolgente nel quale Mitelli suona "solo" la tromba, con enfasi e intensità; il secondo è "Ritual Part 3," scritto a più mani dalla Fire! Orchestra di cui anche il polistrumentista ha fatto parte e nel quale la sua performance per voce e tromba ricorda certe antiche invenzioni estemporanee di Pino Minafra.

Al centro del lavoro, quasi una pausa del ciclo dedicato agli uccelli, trovano spazio due composizioni di Mitelli: "Fly Away," dedicata allo scomparso padre di un amico, è a suo modo meditativa, alternando al lirismo della tromba il canto e un notevole solo del contrabbasso; "Karma," "dedicata al coraggio e alla temperanza," è un brano ornettiano, nel quale Mitelli si esprime a là Don Cherry.

Il primo brano sui volatili, "The Eagle And The Hawk," è un'improvvisazione elettroacustica del leader e di Edwards, magmatica ma anche nitida nei suoni, mentre il secondo, "Go Godwit Go," è dedicato alla Linosa e al suo incredibile volo migratorio che tocca i tredicimila chilometri senza pause, è firmata da Mitelli ed è una narrazione della tromba su un fittissimo tappeto ritmico, ora con borbottii espressivi, ora con un tema lirico reiterato anch'esso di ispirazione sudafricana. Dopo la pausa, il brano che titola il disco è singolarmente tripartito, con Mitelli all'elettronica e al sax soprano a duettare soprattutto con le corde di Edwards; "The Indian Geese and Himalaya," dedicata alle anatre indiane capaci di migrare passando sopra i grandi "ottomila," è forse il brano più lirico e tradizionale, condotto dalla tromba sordinata; "Green Lake, Black Bird," infine, è ancora un'improvvisazione elettroacustica, stavolta in duetto con Sanders, ove non compaiono i fiati.

Rispetto ad altri lavori dell'artista bresciano, ma anche al concerto sulle medesime musiche che abbiamo ascoltato al Jazz&Wine Of Peace 2022, Three Tsuru Origami è forse più "ordinato," senza tuttavia diventare ordinario: un album estremamente vario, sempre appassionato e divertente, ricco di sorprese. Insomma, è l'opera di un Mitelli che, continuando a crescere, conserva la propria geniale freschezza e la utilizza con sempre maggiore consapevolezza.

Track Listing

New One; The Eagle And The Hawk; Go Godwit Go; Fly Away To Pierre Combini; Karma; Three Tsuru Origami; The Indian Geese And Himalaya; Green Lake, Black Bird; Ritual Part 3.

Personnel

John Edwards
bass, acoustic
Additional Instrumentation

Gabriele Mitelli: soprano saxophone, electronics.

Album information

Title: Three Tsuru Origami | Year Released: 2022 | Record Label: We Insist! Records


Comments

Tags


For the Love of Jazz
Get the Jazz Near You newsletter All About Jazz has been a pillar of jazz since 1995, championing it as an art form and, more importantly, supporting the musicians who create it. Our enduring commitment has made "AAJ" one of the most culturally important websites of its kind, read by hundreds of thousands of fans, musicians and industry figures every month.

You Can Help
To expand our coverage even further and develop new means to foster jazz discovery and connectivity we need your help. You can become a sustaining member for a modest $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination will vastly improve your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.

More

Popular

Get more of a good thing!

Our weekly newsletter highlights our top stories, our special offers, and upcoming jazz events near you.