Francesco Cusa Trio, Francesco Cusa & The Assassins: The Uncle (Giano Bifronte)
By
The Uncle, lo zio, ovvero Gianni Lenoci, così veniva chiamato dagli amici intimi il pianista, compositore, pensatore prematuramente scomparso nel settembre dell'anno passato. Ma il legame tra Francesco Cusa e l'artista barese era di quelli che andavano ben oltre le convenzioni di una pur solida amicizia. Non solo, allora, un doppio CD a lui dedicato il cui titolo originale Giano Bifronte è diventato il sottotitolo in favore di The Uncle . Non solo la presenza al pianoforte in un CD dello stesso Lenoci, ma anche la testimonianza toccante e senza fronzoli di quattro poesie a lui dedicate, immagini potenti tra ricordo, stupore e speranza. E naturalmente la musica.
Cinque composizioni a firma Cusa, due formazioni differenti a interpretarle, quasi un'ora complessiva di grande musica. Dagli evidenti richiami boppistici sia nei titoli che negli incipit, i cinque brani, tutti dalla penna di Cusa, si sviluppano repentinamente su coordinate e moods variegati. Si scivola dal groove funkeggiante dell'iniziale «Anthropophagy» alle sibilline linee pianistiche di « Cospirology», dal rarefatto ondeggiare di «Pharmacology» ai dialoghi incrociati, obliqui e frastagliati di «Reumatology», passando per «Dr.Akagi», una sorta di improvvisazione zen posizionata nel centro (meta)fisico del disco con il pianoforte di Lenoci ad illuminare ulteriormente il prima e il dopo. Questo succede sul versante del FCT + Francesco Benvenuti.
Con l'avvento di The Assassins le composizioni si trasformano in materia lavica, densa e vischiosa, con continue esplosioni di fuoco e di lapilli, incandescenze sonore che prima disorientano e poi accendono l'immaginazione. E irrompe prepotentemente Valeria Sturba, folletto giocherellone e irrispettoso armato di violino, theremin, elettronica e voce. Che siano l'odore di zolfo e le svisate hard rock del primo brano, le incursioni elettroniche sparse ovunque, improbabili scat o gli allucinati hloop vocali di «Pharmacology», Sturba si conferma una dirompente, fantasiosa forza della natura, in grado di contagiare tutto ciò che la circonda. Gran orchestratore Francesco Cusa, abile nell'esaltare le peculiarità delle due formazioni e nel contempo conferire organicità ad un disco senza un attimo di tregua, ricco di idee e superbamente suonato.
Album della settimana.
Cinque composizioni a firma Cusa, due formazioni differenti a interpretarle, quasi un'ora complessiva di grande musica. Dagli evidenti richiami boppistici sia nei titoli che negli incipit, i cinque brani, tutti dalla penna di Cusa, si sviluppano repentinamente su coordinate e moods variegati. Si scivola dal groove funkeggiante dell'iniziale «Anthropophagy» alle sibilline linee pianistiche di « Cospirology», dal rarefatto ondeggiare di «Pharmacology» ai dialoghi incrociati, obliqui e frastagliati di «Reumatology», passando per «Dr.Akagi», una sorta di improvvisazione zen posizionata nel centro (meta)fisico del disco con il pianoforte di Lenoci ad illuminare ulteriormente il prima e il dopo. Questo succede sul versante del FCT + Francesco Benvenuti.
Con l'avvento di The Assassins le composizioni si trasformano in materia lavica, densa e vischiosa, con continue esplosioni di fuoco e di lapilli, incandescenze sonore che prima disorientano e poi accendono l'immaginazione. E irrompe prepotentemente Valeria Sturba, folletto giocherellone e irrispettoso armato di violino, theremin, elettronica e voce. Che siano l'odore di zolfo e le svisate hard rock del primo brano, le incursioni elettroniche sparse ovunque, improbabili scat o gli allucinati hloop vocali di «Pharmacology», Sturba si conferma una dirompente, fantasiosa forza della natura, in grado di contagiare tutto ciò che la circonda. Gran orchestratore Francesco Cusa, abile nell'esaltare le peculiarità delle due formazioni e nel contempo conferire organicità ad un disco senza un attimo di tregua, ricco di idee e superbamente suonato.
Album della settimana.
Track Listing
Anthropophagy; Cospirology; Dr. Akagi; Pharmacology; Reumatology.
Personnel
Francesco Cusa: drums; Gianni Lenoci: piano; Giovanni Bevenuti: saxophone, tenor.
Additional Instrumentation
Valeria Sturba: voice, theremin, violin, electronics; Ferdinando Romano: bass.
Album information
Title: The Uncle (Giano Bifronte) | Year Released: 2020 | Record Label: Improvvisatore Involontario/Kutmusic
Post a comment about this album
FOR THE LOVE OF JAZZ

WE NEED YOUR HELP
To expand our coverage even further and develop new means to foster jazz discovery and connectivity we need your help. You can become a sustaining member for a modest $20 and in return, we'll immediately hide those pesky ads plus provide access to future articles for a full year. This winning combination will vastly improve your AAJ experience and allow us to vigorously build on the pioneering work we first started in 1995. So enjoy an ad-free AAJ experience and help us remain a positive beacon for jazz by making a donation today.About Francesco Cusa
Instrument: Drums
Article Coverage | Calendar | Albums | Photos | Similar Artists